La situazione nei comparti vita e danni, secondo i dati dell’Ivass.
Una componente importante delle spese di gestione delle compagnie è rappresentata dalle spese per le provvigioni, che remunerano gli addetti alla rete distributiva.
VITA – Secondo quanto reso noto dall’Ivass, nel comparto vita, a fine 2021, l’incidenza delle provvigioni sui premi delle imprese assicurative è continuata ad aumentare per le compagnie a controllo assicurativo, mentre è proseguita la diminuzione per quelle a controllo finanziario. In particolare, sempre nei rami vita, le provvigioni nel decennio 2012 – 2021 hanno rappresentato mediamente il 57% delle spese di gestione. In rapporto ai premi, questa voce di spesa è ammontata al 4,4% per le imprese di matrice assicurativa, in aumento rispetto al 2,9% del 2020, mentre è risultata in lieve flessione per le compagnie controllate da entità finanziarie, per le quali è passata dall’1,6% all’1,3%. L’Ivass ha ricordato come, nel vita, le compagnie a controllo finanziario usino «in misura intensiva gli sportelli bancari per la raccolta premi, riuscendo a mantenere bassa l’incidenza dei costi distributivi».
DANNI – Il discorso è analogo per il comparto danni, dove la quota delle provvigioni sulle spese di gestione è ammontata, tra il 2012 e il 2021, al 64%. Anche in questo comparto, per le compagnie a controllo assicurativo il valore della voce in rapporto ai premi, pari al 21,6%, è risultato in aumento rispetto al 19,1% del 2020, a fronte della diminuzione dal 20,7% al 19,8% per le imprese a controllo finanziario. Nei rami danni, ha ricordato l’Ivass, «la distribuzione è più onerosa per le imprese a controllo finanziario le cui quote di mercato ancora limitate non consentono di contenere i costi distributivi».
Fabio Sgroi
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