Fra gli agenti dominano i mercati tedesco e spagnolo (l’Italia è terza). Fra i broker, invece…
Quanti sono gli intermediari assicurativi in Europa? Secondo quanto evidenziato dalla terza edizione dell’osservatorio europeo degli intermediari assicurativi di Cgpa Europe (compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari), che ha tenuto conto dei dati estratti dai registri tenuti dalle autorità nazionali di controllo e riguardanti 9 mercati dell’Unione Europea (Germania, Italia, Polonia, Spagna, Francia, Portogallo, Belgio, Lussemburgo e Irlanda), il numero di professionisti iscritti ammonta complessivamente a 882.166 a fine dicembre 2014 (si arriva a 1,5 milioni se si considerano i 24 mercati dell’Unione Europea per i quali sono disponibili dati statistici).
La suddivisione è questa: 382.623 agenti (43%), 89.528 broker (10%) e 410.015 (47%) altri intermediari (raggruppa subagenti e altri intermediari con statuto particolare a seconda dei mercati, una gran parte dei quali è spesso inattiva). (La tabella sotto, cliccare per ingrandire, mostra il numero di intermediari iscritti per categoria nel 2014 e la relativa distribuzione)
AGENTI – I mercati tedesco (50%) e spagnolo (23%) concentrano da soli quasi il 73% dell’effettivo totale degli agenti recensiti sui 9 paesi studiati. Seguono il mercato italiano e polacco (9%). Con 11.687 agenti, la Francia, che pure è il secondo paese più popoloso dell’Ue, rappresenta solo il 3% dell’effettivo totale. In Germania, in particolare, gli agenti sono quasi 190.000 nel 2014, tra cui più di quattro quinti sono agenti vincolati a una compagnia di assicurazioni attraverso un mandato; il resto corrisponde ad agenti non esclusivi che hanno ricevuto un’autorizzazione ad esercitare rilasciata dalla camera di commercio e dell’industria competente. Attenzione, però: tra il 2008 e la fine del 2015 il numero degli agenti è calato dell’11%, con la scomparsa di più di 22.000 agenti.
BROKER – Per quanto riguarda i broker, l’osservatorio di Cgpa Europe fa un discorso a parte per il mercato britannico dove le cifre disponibili risalgono a prima della realizzazione della riforma (la retail distribution reform) che ha provocato una contrazione sensibile degli effettivi. Nonostante ciò, il Regno Unito resta comunque il mercato che concentra il più numeroso effettivo di broker.
Altri due mercati, da soli, concentrano più di tre quarti degli effettivi dei broker, dei quali più della metà (52%) nel mercato tedesco e quasi un quarto nel mercato francese. Il peso della Francia va relativizzato nella misura in cui una parte considerevole dei broker corrisponde in realtà ad agenti che hanno scelto di abbinare il proprio statuto a quello di broker. Anche il Belgio resta un mercato rilevante per il brokeraggio, con più di 7.700 broker. Questo statuto resta invece poco sviluppato in rapporto alla popolazione nei mercati dell’europa del sud, come l’Italia (5.573), la Spagna (3.078) o il Portogallo (solo 88 broker).
Fabio Sgroi
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