L’orizzonte temporale medio raccomandato per l’investimento in IBIPs si mantiene sui 7 anni; e in questo ambito le polizze rivalutabili si confermano le meno costose.
I prodotti assicurativi di investimento (IBIPs)? Al termine del primo semestre 2021 l’orizzonte temporale medio raccomandato per l’investimento si è mantenuto stabile sui 7 anni. Non solo. Sempre nell’ambito degli IBIPs le polizze rivalutabili si confermano essere le meno costose. È quanto ha evidenziato l’analisi semestrale sulle nuove tendenze nell’offerta di prodotti assicurativi, elaborato dall’Ivass. Con riferimento al settore vita, Tuttointermediari.it si è già occupato dell’andamento dei prodotti individuali.
L’analisi dei dati contenuti nei Kid (Key information document), dunque, ha evidenziato un orizzonte temporale medio raccomandato per l’investimento (cosiddetto Rhp, Recommended holding period) pari a circa 7 anni, valore sostanzialmente in linea con quello dei nuovi prodotti rilevati nel precedente semestre. Nello specifico, per le multiramo è pari a circa 7 anni, per le unit linked è pari a circa 6 anni e per le rivalutabili è 6,4 anni circa.
Più in dettaglio, i prodotti multiramo si concentrano prevalentemente nel range di Rhp maggiore di 5 anni e minore o uguale a 10 anni (circa il 70% dei prodotti), mentre le unit linked si caratterizzano prevalentemente per Rhp con orizzonti temporali più brevi, cioè con periodi inferiori o uguali ai 5 anni (circa il 74%). Infine, per quanto concerne le rivalutabili, i prodotti sono prevalentemente caratterizzati da Rhp pari a 4 a 5 e a 10 anni.
Per quanto riguarda i costi, l’Ivass ha considerato l’indicatore sintetico Reduction in yield (Riy) definito dalla normativa PRIIPs che rappresenta la misura di riferimento indicata nei Kid.
Per ogni prodotto è stato considerato il valore dei Riy delle varie opzioni di investimento sottostanti. Le analisi hanno confermato che, in alcuni casi riferiti a prodotti multiramo e unit linked, i valori «sono molto elevati e tali da destare perplessità circa la profittabilità dei prodotti per i clienti che dovessero acquistare queste opzioni», ha rilevato l’istituto di vigilanza.
Per i prodotti multiramo e per le unit linked, i valori di Riy delle opzioni finanziarie sottostanti sono generalmente compresi tra il 2% e il 4%; il 90% delle opzioni sottostanti agli IBIPs campionati rientrano in questo range. Nel 43% circa dei casi, i valori di Riy delle opzioni sottostanti sono compresi tra il 3% e il 4%.
Valori di Riy superiori o uguali al 4% sono stati registrati, rispettivamente nelle multiramo e nelle unit linked, in circa il 25% e in circa 7% dei casi. I prodotti rivalutabili si confermano i meno costosi, con valori di Riy generalmente, oltre il 90% circa dei casi, compresi tra l’1% e il 2%.
Altri aspetti emersi dall’analisi dell’Ivass: 2 imprese con riferimento a 8 nuovi prodotti (uno di tipo rivalutabile e 7 multiramo) si sono avvalse di un fondo utili a cui poter agganciare le prestazioni (sulla base delle modifiche introdotte dal Provvedimento Ivass n. 68 del 14 febbraio 2018 in materia di gestioni separate relative alle polizze vita rivalutabili); si è confermato in crescita il trend di ricorso, da parte delle compagnie, a criteri di selezione e gestione degli investimenti che riguardano la finanza sostenibile in materia di fattori ambientali, sociali e di governance (Esg) adottati nei prodotti di tipo multiramo e unit linked; 3 prodotti multiramo, lanciati da una compagnia, prevedono prestazioni collegate a due diverse tipologie di investimento, che si susseguono temporalmente, definendo due distinte fasi contrattuali (nella prima fase, le prestazioni sono contrattualmente garantite dalla compagnia attraverso l’investimento in una specifica provvista di attivi, offrendo un rendimento predeterminato attribuito il 1° giorno della seconda fase contrattuale, mentre nella seconda fase le prestazioni sono collegate a un investimento in un fondo interno); nei prodotti multiramo e talvolta nelle unit linked, si riscontrano diversi casi in cui sono previsti meccanismi di riallocazione graduale e di ribilanciamenti automatici, degli investimenti derivanti dai premi che affluiscono nella gestione separata e quelli che attengono ai fondi interni/icr, attuati dalle compagnie al fine di mantenere il profilo di rischio del portafoglio all’interno di un determinato range. (fs)
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