La quota di mercato degli agenti scende in un anno dal 75,2% al 73,9%. Sale quella degli sportelli bancari. Stabile la vendita diretta.
I numeri resi noti dall’Ania e relativi al trend della raccolta danni nel primo trimestre 2019 hanno evidenziato che, per quanto riguarda le imprese italiane e le rappresentanze di imprese extra Ue, la principale forma di intermediazione in termini di market share si conferma essere il canale agenziale (73,9%), in diminuzione rispetto a quanto rilevato alla fine del primo trimestre del 2018 (75,2%).
In particolare (vedi tabella sotto, clicca sopra per ingrandire), i rami nei quali il canale agenziale risulta più sviluppato sono Rc veicoli marittimi (94,3%), Rc auto (84,6%), altri danni ai beni (82,8%), Rc generale (81,7%) e cauzione (80,1%). Volumi di business molto ridotti per gli agenti si riscontrano invece nei rami corpi veicoli aerei (5,6%), Rc aeromobili (9,2%) e corpi veicoli marittimi (13,5%) nei quali è molto forte la presenza dei broker con quote di mercato rispettivamente pari a 86,2%, 87,2% e 86,5%.
Sono proprio i broker a rappresentare il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari all’8,7%. Oltre a quelli già menzionati, i rami in cui l’intermediazione dei broker è molto rilevante sono il ramo cauzione (15,3%), i rami malattia e corpi veicoli ferroviari (rispettivamente 19,5% e 22%), il credito (23,2%) e le merci trasportate con una quota superiore al 40%.
L’Ania, al solito, evidenzia che la quota di mercato dei broker è sottostimata, in quanto non considera una parte di premi (stimata per il totale danni, nel 2017, in 21,7 punti percentuali) che questi intermediari raccolgono, ma che presentano alle agenzie e non direttamente alle imprese. Assumendo che questa incidenza sia applicabile anche per il primo trimestre 2019, la quota degli agenti per il totale settore danni scenderebbe a 52,2% mentre quella dei broker salirebbe al 30,4%.
Gli sportelli bancari, con una quota di mercato del 7,7% (6,4% nel primo trimestre 2018), sono stati maggiormente coinvolti nella commercializzazione dei premi nei rami credito (23%) e perdite pecuniarie (53,1%). Rivestono un ruolo importante (e in crescita) anche nei rami malattia (15,5%), infortuni (14,3%), tutela legale (11,4%) e incendio (11,1%).
La vendita diretta nel suo complesso a fine marzo 2019 ha registrato un’incidenza del 9,4% (era 9,3% la quota rilevata alla fine di marzo 2018) ed è così suddivisa: agenzie in economia 4,9% (4,7% nello stesso periodo del 2018), vendita telefonica 1% e internet 3,5% (come nel 2018). Quest’ultima percentuale comprende la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori on line stabile e pari all’1,5%.
Relativamente alle rappresentanze di imprese Ue, i principali canali di distribuzione sono stati i broker e gli agenti con una quota rispettivamente pari a 48,9% e a 36,8%. In particolare, nel settore auto è quello agenziale il canale distributivo più utilizzato dalle imprese, con una quota del 59,6%, mentre negli altri rami danni è risultato essere quello dei broker (57,0%). Gli sportelli bancari risultano essere il terzo canale di vendita con una quota del 7,6% (8,6% nel settore auto e 7,4% nei restanti rami). Risulta nel complesso pari a 5,7% la quota della vendita diretta.
Fabio Sgroi
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