martedì 09 Settembre 2025

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PRIMO SEMESTRE 2016: RACCOLTA PREMI DANNI A -1,5% RISPETTO A UN ANNO FA

Secondo i dati dell’Ania, i premi totali sono stati pari a 18,1 miliardi di euro. Determinante, come ormai succede da tempo, il calo nel settore auto, -4,3% (Rc auto -6,2%).

Sede AniaCalano i premi totali (imprese di assicurazione operanti in Italia e rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi europei ed extra europei) del portafoglio diretto italiano danni al termine del primo semestre 2016. I premi sono stati pari a 18,1 miliardi di euro e hanno registrato una contrazione dell’1,5% rispetto al primo semestre dell’anno scorso. I dati sono stati diramati dall’Ania (nella foto, la sede).

Determinante, come ormai succede da tempo, è stato il calo dei premi del settore auto, solo in parte controbilanciato dalla crescita dei premi degli altri rami danni.

In particolare, il settore auto ha contabilizzato 8,8 miliardi di euro, con una contrazione pari al 4,3%. Il ramo Rc autoveicoli terrestri ha totalizzato 7,3 miliardi di euro, in calo del 6,2% rispetto al primo semestre del 2015, mentre i premi del ramo corpi veicoli terrestri sono stati pari a 1,5 miliardi di euro, in crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I premi contabilizzati degli altri rami danni alla fine di giugno 2016, con un volume pari a 9,3 miliardi di euro, sono risultati in crescita dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2015 (anche se a un tasso tendenziale inferiore a quello del giugno 2015).

In particolare, i rami che risultano avere una crescita uguale o superiore alla media sono stati: altri danni ai beni (1,5 miliardi, +2,2%), tutela legale (196 milioni; +4,9%), cauzione (261 milioni; +5,6%), corpi veicoli marittimi (157 milioni; +6,8%), assistenza (355 milioni; +7,1%), malattia (1,2 miliardi; +8,5%), Rc aeromobili (10 milioni; +14,3%).

Hanno invece registrato una diminuzione dei premi contabilizzati rispetto giugno 2015 i rami credito (256 milioni; -0,7%), Rc generale (1,9 miliardi; -2,7%), merci trasportate (160 milioni; -4,2%) perdite pecuniarie (338 milioni; -8,8%) e corpi veicoli ferroviari (2 milioni; -27,4%).

Fabio Sgroi

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