La raccolta complessiva dei premi è stata pari a 143,3 miliardi di euro (con una crescita del 20,6% rispetto al 2013).
Arrivano i primi dati su come è andato l’anno assicurativo nel 2014. L’Ania ha infatti diramato una nota che fa riferimento a informazioni fornite anticipatamente (e quindi da considerarsi provvisorie) dalle imprese di assicurazione operanti in Italia e dalle rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi europei ed extra europei, riguardanti i dati relativi ai premi lordi contabilizzati nel 2014 per il lavoro diretto italiano dei rami danni e vita.
Nel 2014 la raccolta complessiva dei premi è stata pari a 143,3 miliardi di euro (con una crescita del 20,6% rispetto al 2013). L’incidenza dei premi totali (vita e danni) sul Pil è cresciuta, passando dal 7,4% nel 2013 all’8,9% nel 2014.
RAMI VITA – Nel 2014 la raccolta premi nei rami vita ha superato i 110 miliardi di euro con una crescita del 30% rispetto al 2013. L’incremento segue quello già registrato nel 2013 (+22%), dopo la forte diminuzione registrata nel biennio 2011-2012 (-23% in due anni).
Nel 2014, i prodotti di ramo I (Vita umana) hanno contabilizzato oltre 82 miliardi di premi, il valore più elevato mai registrato in questo ramo (+27%). In crescita anche la raccolta premi di tutti gli altri rami. Nel dettaglio sono cresciuti del 41% i premi delle polizze di ramo III (linked), per un volume di quasi 22 miliardi, rappresentando circa il 20% dei premi totali. Stessa percentuale di crescita si è registrata per le polizze di ramo V (capitalizzazione) i cui premi sono stati pari a 4,6 miliardi (4,2% del totale). Il ramo VI (fondi pensione) ha raccolto premi per 1,4 miliardi in crescita del 9%, mentre le polizze di ramo IV (malattia) sono cresciute del 29%.
L’incidenza della raccolta vita sul Pil è aumentata di 1,5 punti percentuali, passando dal 5,3% nel 2013 al 6,8% nel 2014.
RAMI DANNI – Nel 2014 la raccolta premi nei rami danni è stata pari a 32,8 miliardi di euro (-2,7% rispetto al 2013).
La dinamica è il risultato di una diminuzione nel settore auto (-5,8%). L’Ania sottolinea che il calo del volume premi del ramo Rc auto nel 2014 è «coerente con il calo del premio medio stimato dall’associazione nell’ordine del 6% rispetto all’anno precedente e con un parco di veicoli assicurati sostanzialmente invariato».
Risultati in aumento negli altri rami danni i cui premi sono cresciuti dell’1,2%. All’interno di questo macro-settore i premi dei seguenti rami hanno registrato una variazione positiva: perdite pecuniarie (+12,2%), assistenza (+8,4%), corpi veicoli ferroviari (+6,6%), tutela legale (+5,6%), Rc aeromobili (+4,8%), altri danni ai beni (+4,3%), cauzione (+1,2%), infortuni (+0,6%) e incendio (+0,5%).
I rami invece in calo sono stati corpi veicoli aerei (-19,9%), credito (-17,7%), merci trasportate (-9,8%), corpi veicoli marittimi (-4,2%), malattia (-0,8%) e Rc generale (-0,6%).
L’incidenza dei premi degli altri rami danni sul totale premi del comparto è salita dal 44,6% del 2013 al 46,3% del 2014 mentre quella del settore auto è diminuita dal 55,4% al 53,7%. I rami più rappresentativi, in termini di market share (dopo il settore auto), rimangono gli infortuni (9,1%), il ramo Rc generale (8,6%) e il ramo altri danni ai beni (8,5%). Nel 2014, l’incidenza della raccolta danni sul Pil è stata pari al 2%, in lieve riduzione dal 2,1% nel 2013.
LA RILEVAZIONE – Alla rilevazione hanno partecipato tutte le 121 imprese nazionali e le 2 rappresentanze di imprese extra europee che hanno contabilizzato premi nel 2014. Sono state invece 61 le rappresentanze di imprese europee ad aver aderito alla rilevazione statistica rispetto alle 91 ammesse a operare in Italia in regime di stabilimento; in termini di quota mercato si stima che queste rappresentino tuttavia circa l’80% del totale (in particolare il 95% nel settore danni e il 70% nel settore vita).
Fabio Sgroi
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