giovedì 11 Settembre 2025

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PREVENTIVASS: PER L’ISTITUTO DI VIGILANZA «SAREBBE IMPORTANTE UN’ADEGUATA CAMPAGNA PUBBLICITARIA»

L’obiettivo, secondo quanto spiegato dal consigliere Riccardo Cesari, è «farlo diventare uno strumento di corrente utilizzo per tutti i 40 milioni di utenti del mercato». Oggi, l’uso da parte del grande pubblico «è ancora contenuto».

 

Riccardo Cesari

Nel corso della riunione della commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, che si è tenuta mercoledì scorso presso il Ministero dell’Industria e del Made in Italy (Mimit), l’Ivass (nella persona del consigliere Riccardo Cesari) ha presentato una relazione su inflazione e Rc auto.

Uno dei passaggi della relazione ha riguardato gli interventi «più importanti e urgenti» da fare, secondo l’istituto di vigilanza, per «dare nuovi impulsi concorrenziali al mercato della Rc auto».

L’Ivass, in particolare, ha puntato il faro su Preventivass, cioè il preventivatore pubblico costruito dall’authority e dal Mimit per la quotazione in tempo reale dei preventivi di auto e moto. Partito nel marzo del 2023 vi partecipano, obbligatoriamente, tutte le 60 imprese attive sul mercato che sono chiamate a quotare un’offerta sia in riferimento al cosiddetto “contratto-base” (le condizioni minime della copertura di Rc), sia in riferimento ad alcune “clausole aggiuntive” (come la “guida esclusiva”, la “guida esperta”, i “massimali in eccesso”, il “bonus famiglia”, la rinuncia alla rivalsa, la rateizzazione).

«Lo strumento, che non ha equivalenti in Europa, è di natura pubblicistica e senza scopo di lucro ed è pienamente aderente alla normativa europea sull’assicurazione dei veicoli (MID, n. 2021/2118) come recepita nel codice delle assicurazioni, all’art. 132.1, dal D.Lgs. 184/2023», ha ricordato Cesari. «La disponibilità di un comparatore non è neutra rispetto alla dinamica dei prezzi: stimola (per non dire impone) la trasparenza; accresce la consapevolezza dei consumatori ed è veicolo di educazione assicurativa; aumenta la mobilità e la concorrenza tra imprese e dunque la pressione al ribasso sui prezzi».

I dati raccolti in questi primi mesi di attività, ha fatto sapere Cesari, «mostrano una fase di crescita accelerata e una stabilizzazione intorno ai 3 milioni di utenti (interrogazioni) al mese, pari a circa 36 milioni annui. Tali interrogazioni hanno generato un totale di quasi 70 milioni di preventivi, considerato che un’interrogazione singola può ottenere un multiplo di preventivi. Tuttavia», ha riconosciuto il consigliere dell’Ivass, «l’utilizzo da parte del grande pubblico è ancora contenuto e sarebbe importante, attraverso un’adeguata campagna pubblicitaria, farlo diventare uno strumento di corrente utilizzo per tutti i 40 milioni di utenti del mercato».

Fabio Sgroi

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