Lo ha sottolineato l’Ivass analizzando i numeri del 2023.
Le compagnie dirette applicano un premio medio Rc auto più basso rispetto alle compagnie tradizionali? Questo non si traduce in un contestuale aumento della loro quota di mercato. È quanto ha sottolineato l’Ivass nel suo bollettino relativo al comparto Rc auto e natanti, con riferimento al 2023.
In particolare, l’87,3% dei contratti sono stati distribuiti da imprese che utilizzavano prevalentemente i canali tradizionali (agenzie e broker). Le imprese che utilizzavano il canale diretto detenevano una quota di mercato del 10,1%, mentre quelle che intermediavano tramite il canale bancario detenevano il 2,6%, stabile rispetto al 2022 e al periodo pre-pandemico.
Sempre secondo i dati dell’istituto di vigilanza, il tasso di penetrazione delle imprese dirette è risultato in riduzione, in termini di raccolta premi e di unità di rischio (rispettivamente -33,9% e -33,8%). La decrescita del premio medio per queste imprese, ha appunto evidenziato l’Ivass, non si è tradotta in un contestuale aumento della loro quota di mercato: il premio medio, pari a 263 euro, si è confrontato con un premio medio di 323 euro per le imprese che invece hanno utilizzato i canali tradizionali. (fs)
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