domenica 21 Settembre 2025

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PREMI ASSICURATIVI GLOBALI: NEL 2022 SI PREVEDE UNA BATTUTA D’ARRESTO. E IN ITALIA…

Secondo il “Global Insurance Report 2022″ di Allianz l’incremento sarà inferiore a quanto registrato nel 2021. E nonostante le grandi incertezze di oggi, il colosso tedesco «non è troppo pessimista sul futuro più lontano».

 

I premi assicurativi globali? Nel 2022 si prevede una battuta d’arresto. Se nel 2021 la crescita era stata del 5,1% (vita a +4,4%, danni a +6,3%), quest’anno l’incremento dovrebbe essere solo del 4,8%. È quanto evidenzia il Global Insurance Report 2022 di Allianz, che analizza lo sviluppo dei mercati assicurativi in tutto il mondo.

Secondo il rapporto, nel 2021 i premi globali sono cresciuti grazie a venti economici favorevoli, alla crescente consapevolezza del rischio e ai risparmi record sostenuti dai mercati in forte espansione.

La raccolta premi totale ha raggiunto i 4,2 trilioni di euro (vita 2,5 trilioni di euro e danni 1,7 trilioni di euro). Questa la composizione della crescita dei premi: più di due terzi sono stati generati in Europa occidentale e Nord America, con il solo mercato statunitense che ha rappresentato la metà dell’aumento. Il 2021, sottolinea il report, costituisce quindi «una fine insolita per l’ultimo decennio, in cui la crescita media è stata molto più bassa (+3,6% all’anno) e trainata dall’Asia, che ha rappresentato il 40% di tutti i premi aggiuntivi, più della metà dei quali provenienti dalla Cina».

Il 2022 avrebbe dovuto essere «un altro anno eccezionale» per il settore assicurativo, ma il conflitto in Ucraina «ha deluso le speranze». È probabile, rileva il report, che la raccolta premi cresca di circa 1 punto percentuale in meno di quanto inizialmente ipotizzato, poiché gli effetti negativi della guerra si fanno sentire sull’attività economica e sulla fiducia, anche se l’inflazione agisce in senso contrario.

Nel complesso, Allianz si attende che la raccolta premi globale cresca del 4,8% nel 2022, con un andamento quasi alla pari del vita e dei danni (rispettivamente +4,9% e +4,6%). Questa percentuale deve essere considerata sullo sfondo di un tasso di inflazione globale atteso del 6,2% per quest’anno.

Nonostante le grandi incertezze di oggi, Allianz «non è troppo pessimista sul futuro più lontano». L’attesa è di una crescita annua del 4,8% nei prossimi 10 anni (vita +4,9%, danni +4,6%). Ciò corrisponde a un aumento della raccolta premi del 67% ovvero di 2,8 trilioni di euro entro il 2032, di cui poco meno di 1,8 trilioni di euro generato dal comparto vita (+69%) e poco più di 1 trilione di euro dal settore danni (+63%).

L’Europa occidentale ha registrato nel 2021 un aumento del 3,6% nella raccolta premi totale (vita +3,8%, danni +3,3%), superando 1,1 trilioni di euro. A causa dell’impatto della guerra in Ucraina, la crescita dovrebbe scendere al 2,9% quest’anno (vita +2,8%, danni +3,1%). Dopo, però, si prevede un’accelerazione anche in Europa, con una crescita media nei prossimi dieci anni che dovrebbe attestarsi al 3,3% (vita +3,3%, danni +3,3%).

«Entrambi i comparti di business potrebbero indirettamente beneficiare delle recenti crisi», ha osservato Patricia Pelayo Romero, co-autrice del rapporto. «Nel settore vita, una maggiore consapevolezza del rischio sulla scia della crisi del Covid 19 e la fine dei tassi di interesse zero innescata dall’inflazione dovrebbero rendere di nuovo più attraenti molti prodotti di risparmio e pensionistici. Nel settore danni, gli sforzi di mitigazione climatica si intensificheranno, in primo luogo la decarbonizzazione dell’approvvigionamento energetico. La ricerca dell’indipendenza energetica renderà ciò ancora più importante. Questo comporterà importanti investimenti da parte sia del settore privato che di quello pubblico e creerà un elevato bisogno di protezione in quanto nuovi rischi emergeranno con la trasformazione radicale della nostra economia».

ITALIA – Per il 2022 Allianz prevede per il mercato assicurativo italiano una crescita del 2,2% (vita +2%, danni +2,9%). Nell’intero prossimo decennio, la crescita media dovrebbe raggiungere il 2,8% annuo (vita +2,8%, danni +2,9%). Si tratterebbe, sottolinea Allianz, «di un’accelerazione notevole rispetto al decennio precedente (+1,9%), con i danni che dovrebbero tornare a un percorso di crescita (moderata)».

Fabio Sgroi

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