giovedì 11 Settembre 2025

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PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA NELLA DISTRIBUZIONE DI POLIZZE RC AUTO: PER TELEPASS SPA E TELEPASS BROKER SPA SANZIONE DI 2 MILIONI DI EURO

A infliggerla è stata l’Antitrust, secondo cui «non sono state fornite informazioni adeguate sul trattamento dei dati degli utenti e sulle modalità e i criteri di selezione dei preventivi». Anapa, che ha avuto un ruolo nel procedimento istruttorio, parla di «vittoria».

L’Antitrust ha comminato a Telepass spa (società interamente controllata da Atlantia spa e attiva nell’emissione, acquisizione e/o gestione di strumenti per il pagamento del pedaggio per i transiti effettuati sulla rete stradale e autostradale, italiana ed estera, nonché per la commercializzazione, la fruizione e il pagamento di servizi aggiuntivi inerenti alla mobilità e a tutti i servizi similari e connessi) e Telepass Broker spa (società di intermediazione assicurativa controllata da Telepass spa) una sanzione di 2 milioni di euro per una pratica commerciale ritenuta «ingannevole» nell’attività di distribuzione di polizze assicurative Rc auto tramite la propria App, a favore dei clienti titolari degli abbonamenti Telepass Family e Telepass Viacard.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, si legge in una nota, ha accertato che le due società «hanno condiviso le informazioni sui propri utenti con compagnie e intermediari di assicurazione, con cui hanno concluso contratti di distribuzione di polizze, senza averli adeguatamente informati sulla raccolta e sul modo di utilizzo dei loro dati, anche a fini commerciali».

In particolare, l’informazione fornita in sede di presentazione del servizio «si limitava a enfatizzare la semplicità, la velocità e la convenienza economica della procedura, ma non che i dati venivano utilizzati da Telepass per finalità commerciali diverse rispetto a quelle per cui erano raccolti, ossia la fornitura del preventivo».

Inoltre, i clienti Telepass «non hanno ricevuto una chiara informativa sull’effettiva rappresentatività dei soggetti fornitori delle polizze, in quanto le società si erano limitate a riportare sull’app e sul sito i loghi dei partner, senza specificare che alcuni di essi erano meri intermediari che agivano come agenti mandatari di compagnie non individuate». Secondo l’Antitrust, le società «non avevano neppure fornito informazioni sui criteri e sui parametri seguiti per la selezione del preventivo proposto, necessari invece per una scelta consapevole da parte dei consumatori».

L’avvio del procedimento istruttorio è stato comunicato alle società del Gruppo Telepass il 12 giugno dell’anno scorso. Queste ultime, fra l’altro, hanno presentato a luglio sempre del 2020 un formulario di impegni al fine di rimuovere i profili di scorrettezza della pratica commerciale oggetto della contestazione. Impegni che però sono stati rigettati per inammissibilità e inidoneità delle misure proposte.

IL RUOLO DI ANAPA RETE IMPRESAGENZIA – Il provvedimento dell’Antitrust cita anche Anapa Rete ImpresAgenzia, che già due anni fa aveva segnalato «la mancanza di trasparenza sia circa il trasferimento dei dati dei clienti dalle Compagnie partner a Telepass, e il loro utilizzo a fini commerciali, sia nelle informazioni rese al consumatore in merito ai criteri di selezione delle polizze proposte».

L’associazione di categoria degli agenti presieduta da Vincenzo Cirasola, in una  nota, ha sottolineato il fatto che l’Autorità ha contestato «anche le obiezioni di Telepass sulla legittimità ad agire dell’Associazione, a conferma che Anapa è portatrice di interessi per la collettività e che agisce anche nella tutela della clientela finale a cui guarda per salvaguardare la dignità di un settore importante del mercato e storico come quello assicurativo».

«Dopo l’avvio del procedimento contro Facile.it, le segnalazioni sull’utilizzo non corretto dei Pos, la sanzione in passato a Prima.it, la nostra associazione si aggiudica una nuova vittoria contro un colosso del mercato come Telepass», ha dichiarato Cirasola. «Tale vittoria, arrivata dopo due anni di attesa, conferma ulteriormente le capacità di intuizione e di attenzione che la nostra associazione ha nei confronti del mercato e come stiamo portando avanti la difesa della nostra categoria attraverso la tutela della clientela finale a cui guardiamo per salvaguardare un settore storico come quello assicurativo, senza essere intimiditi dai grandi nomi che ci troviamo a contrastare ma forti della convinzione di essere nel giusto e di portare avanti delle battaglie concrete per la giusta tutela della categoria e il regolare svolgimento del mercato».

Fabio Sgroi

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