martedì 14 Ottobre 2025

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CASO POSTE: SNA TENDE LA MANO AI GRUPPI AGENTI DI UNIPOLSAI E DI GENERALI ITALIA

Il presidente Claudio Demozzi alle rappresentanze agenziali interessate: «Diamo supporto politico sindacale, organizzativo e tecnico, ma teneteci al corrente delle iniziative che intendete intraprendere per ostacolare, limitare o impedire la realizzazione dell’accordo distributivo Poste-Generali-Unipol».   

Informare il Sindacato nazionale agenti sulle iniziative che si intendono intraprendere «per ostacolare, limitare o impedire» la realizzazione dell’accordo distributivo Poste – Generali (Genertel) – UnipolSai (Linear). È quello che Claudio Demozzi, presidente dello Sna, ha chiesto ad Agenti UnipolSai Associati, Gruppo agenti Generali Italia, Gruppo agenti di Assicurazione Toro, Gruppo agenti Lloyd Italico, Anagina  e Unat Gruppo agenti Generali Italia. La richiesta è stata avanzata attraverso una missiva inviata due giorni fa.

Demozzi ha ricordato come «fin dal 2018», il Sindacato nazionale agenti abbia cercato di «contrastare l’iniziativa di Poste, attraverso un’intensa attività istituzionale, evidenziando il rischio che l’ingresso sul mercato di una tale forza commerciale possa mettere a repentaglio la centralità distributiva della nostra figura professionale e la relativa quota di mercato, a tutt’oggi largamente maggioritaria».

Per lo Sna, «il mercato non sarebbe in grado di reggere l’ingresso di oltre 10.000 sportelli postali che diventerebbero altrettante nuove “agenzie” di assicurazione e che andrebbero ad aggiungersi alle 12.000 già operanti. Il rischio, dunque, è quello di destabilizzare il comparto delle agenzie di assicurazione oggi operanti in Italia, che nonostante le enormi difficoltà in termini di redditività, gestisce l’80% delle polizze Rc auto. La ricaduta in termini di perdita di posti di lavoro sarebbe tremenda, considerando che gli effetti di un simile sovraffollamento di operatori investirebbero anche i collaboratori e i dipendenti delle agenzie».

Demozzi ha concluso la lettera confermando «il supporto politico sindacale, ma anche organizzativo e tecnico» e rendendosi disponibile «per un eventuale incontro» con i gruppi agenti interessati.

Fabio Sgroi

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