martedì 21 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

POSTE ITALIANE E I SERVIZI ASSICURATIVI: COSI’ AUMENTERANNO I PREMI VITA E DANNI

Il gruppo vuole far leva, tra l’altro, «sul completamento dell’offerta assicurativa danni, che comprende un modello di distribuzione smart per l’assicurazione Rc auto, senza assumere rischio di sottoscrizione».  

È entrato nel vivo 2024 Sustain & Innovate, il piano strategico quadriennale varato da Poste Italiane, azienda presieduta da Maria Bianca Farina, e presentato qualche settimana fa. Dopo gli obiettivi raggiunti dal piano Deliver22, Poste Italiane intende proseguire nel percorso di crescita «sostenibile e profittevole».

TARGET FINANZIARI DI GRUPPO PER IL 2024 – I target finanziari di gruppo, a fine piano, sono questi: ricavi a 12,7 miliardi di euro (da 10,5 miliardi di euro di fine 2020); risultato operativo a 2,2 miliardi di euro (da 1,5 miliardi di euro di fine 2020); utile netto a 1,6 miliardi di euro (da 1,2 miliardi di euro di fine 2020). Politica dei dividendi: basata sul livello del 2021 di 0,55 euro per azione (+14% rispetto al 2020), con un aumento del 6% l’anno fino al 2024.

SERVIZI ASSICURATIVI – Concentriamoci ora ai soli servizi assicurativi. Poste Italiane punta a un «costante crescita» di questi servizi, con i prodotti vita al centro del wealth management di gruppo e crescita del ramo danni. Gli obiettivi operativi per il 2024 sono questi: premi lordi vita a 26,5 miliardi di euro (da 16,7 miliardi di euro di fine 2020); premi lordi protezione a 1,5 miliardi di euro (da 0,3 miliardi di euro di fine 2020), facendo leva «sul completamento dell’offerta assicurativa danni, che comprende un modello di distribuzione smart per l’assicurazione Rc auto, senza assumere rischio di sottoscrizione»; un mix di prodotti di investimento vita: multiramo più del 60% sui premi lordi del ramo vita (2020: 34%).

Si conferma l’ambizione manageriale di mantenere un Solvency II Ratio superiore al 200% nell’arco di piano, con l’impegno di ridurre entro il 2024 del 50% la sensibilità del coefficiente ai principali fattori di rischio.

Fabio Sgroi

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