lunedì 20 Ottobre 2025

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POLIZZE RISCHI CATASTROFALI IMPRESE: TRE ASPETTI CHE PER IVASS MERITANO UN’ATTENZIONE PARTICOLARE

Ne ha parlato il consigliere Riccardo Cesari all’ultima convention di Anapa Rete ImpresAgenzia. 

A pochi giorni dalla scadenza (31 marzo, salvo rinvii dell’ultimora) entro cui le imprese devono stipulare obbligatoriamente una polizza che copre i rischi catastrofali, i dubbi e gli aspetti da chiarire non mancano. Ce ne sono alcuni, secondo l’Ivass, «delicati».

Ne ha parlato Riccardo Cesari, consigliere dell’istituto di vigilanza, intervenuto all’ultima convention di Anapa Rete ImpresAgenzia di qualche settimana fa.

Cesari ha indicato, in particolare, tre aspetti che meritano particolare attenzione. Il primo è «l’effettiva congruità della somma assicurata, che dovrebbe riflettere il valore di ricostruzione, comprensivo degli eventuali costi di adeguamento ai nuovi standard costruttivi». Il secondo è «la questione degli immobili dati in affitto da persone fisiche a imprese commerciali: su chi grava l’onere della copertura?». Il terzo aspetto riguarda «l’estrema variabilità geografica (e difficoltà metodologica) dei prezzi delle coperture per terremoti, alluvioni e frane. Se i metodi di calcolo degli hazard per il terremoto sono abbastanza consolidati, più complessa è la trattazione del rischio alluvione e, a un livello ancora maggiore, del rischio frane, considerata anche la scarsità di dati disponibili».

Per Cesari, «in assenza di accordi di pooling dei rischi, dal lato della domanda o dell’offerta, che introducano un certo grado di mutualità e quindi di mitigazione della variabilità dei prezzi, le compagnie, soprattutto di medio-piccola dimensione, territorialmente concentrate, con scarsa possibilità di diversificazione del portafoglio, potrebbero andare incontro a significative (e incerte) esposizioni al rischio cat-nat o, simmetricamente, imprese localizzate in zone particolarmente a rischio potrebbero dover sopportare oneri di copertura molto gravosi». (fs)

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