Il legislatore è intervenuto sulla materia, introducendo prima la facoltà e poi l’obbligo per le imprese di consultare l’anagrafe centralizzata per verificare i decessi.
Sulle cosiddette polizze dormienti l’Ivass vuol vederci chiaro al punto che, qualche giorno fa, ha annunciato di aver avviato una indagine. Lo stesso istituto di vigilanza ha “indagato” su ciò che avviene nella vicina Francia (dove esiste un meccanismo di trasmissione delle polizze dormienti a un fondo analogo al nostro) proprio a proposito di questo fenomeno.
In Francia, il legislatore è intervenuto sulla materia, introducendo prima la facoltà e poi l’obbligo per le imprese di consultare l’anagrafe centralizzata per verificare i decessi. L’autorità di controllo francese (Acpr) ha svolto controlli sul rispetto di questo obbligo da parte delle imprese e sulla loro proattività nel rintracciare i beneficiari per evitare la devoluzione al Fondo. Acpr, dopo prime indagini, ha sanzionato nel 2014-2015 quattro imprese per complessivi 103 milioni di euro. Ha poi lanciato un’indagine, commissionata dal Parlamento francese, su 28 imprese (90% del mercato) e ha adottato successive iniziative, riferendo al Parlamento stesso.
Dal report pubblicato nel mese di aprile 2016 sul sito di Acpr è emerso che in Francia sono più di 5 miliardi di euro le somme assicurate relative a polizze vita dormienti, per oltre un milione di polizze. (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA