martedì 21 Ottobre 2025

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POLIZZE DANNI E RIMOZIONE DEL TACITO RINNOVO: TUTTI I DUBBI (E LE DOMANDE) DI UNIAGENTI

L’associazione di categoria degli agenti presieduta da Roberto Salvi: «Gli intermediari che trasformeranno le polizze saranno in regola con tutti gli adempimenti previsti in capo a loro, a cominciare ad esempio dall’adeguatezza?».

UniAgenti (Unione nazionale italiana agenti assicurativi), associazione di categoria degli agenti fondata nel luglio del 2023 e presieduta da Roberto Salvi, ha sottolineato tutta la sua preoccupazione in merito alla strategia adottata da Unipol Assicurazioni con particolare riguardo all’abolizione del tacito rinnovo su alcune polizze danni.

L’associazione pone l’attenzione, nello specifico, sull’impatto che questa strategia genererà sugli agenti, sulla loro operatività e sulle loro indennità di fine mandato. Ci sono degli aspetti, ritenuti “fondamentali”, su cui UniAgenti ha posto delle domande. Vediamo.

Innanzitutto: l’abolizione del tacito rinnovo «potrebbe rappresentare il modo più semplice per applicare quel famoso jus variandi, di cui tanto si parla, spesso a sproposito o in maniera strumentale?». E ancora: «Gli intermediari che trasformeranno le polizze saranno in regola con tutti gli adempimenti previsti in capo a loro, a cominciare ad esempio dall’adeguatezza? Operativamente, ad ogni scadenza annuale, l’agenzia dovrà emettere un nuovo contratto, con grande appesantimento amministrativo e di costi? Sono stati previsti strumenti di salvaguardia per evitare che le agenzie perdano portafoglio, andando a depauperare quella famosa retention così cara alle compagnie? Ma soprattutto, sono state previste tutele a salvaguardia delle indennità di fine mandato, la famosa liquidazione sancita dall’Ana, che potrebbe essere a rischio se l’intero portafoglio danni diventasse senza tacito rinnovo? A tal proposito, è stato previsto un meccanismo di ricalcolo della rivalsa per gli agenti che la stanno pagando?».

Fabio Sgroi

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