sabato 15 Novembre 2025

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POLIZZE AGRICOLE AGEVOLATE: IL 2023 CONFERMA LA TENDENZA ALLA CRESCITA DI VALORI E PREMI

Il rapporto Ismea sulla gestione del rischio ha evidenziato un incremento del 2,2% dei valori assicurati, che hanno toccato i 10,3 miliardi di euro.
 

Il mercato delle polizze agricole agevolate ha confermato, nel 2023, la tendenza alla crescita di valori e premi che, in base ai dati delle compagnie assicurative, hanno raggiunto un nuovo massimo storico. È quanto rilevato dall’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) nel Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura 2024 che per l’insieme delle polizze agevolate, finanziate con contributi Ue e nazionali, stima un valore assicurato nel 2023 di 10,3 miliardi di euro, in crescita del 2,2% su base annua.

A trainare il mercato è stato il comparto delle colture vegetali che con 7,5 miliardi di  produzione lorda vendibile assicurata (+4,1% rispetto al 2022), ha compensato le variazioni al ribasso registrate nei valori espressi dalla zootecnia (-1,5%) e dalle polizze sulle strutture aziendali (-3,6%).

Per quanto riguarda i costi assicurativi, il 2023 ha evidenziato una inversione di tendenza rispetto al trend che ha caratterizzato gli ultimi anni; la tariffa media nel comparto vegetale, che ha concentrato quasi tre quarti del totale dei valori assicurati, per la prima volta dal 2016 ha fatto segnare, su base annua, una correzione al ribasso di 0,33 punti percentuali, attestandosi al 9,34%, dopo un’annata, il 2022, con un migliore rapporto sinistri/premi.

Sempre in relazione al comparto delle coltivazioni è emersa una riduzione nel numero di aziende assicurate (dinamica emersa anche nel circuito zootecnia e strutture), in calo del 4% rispetto all’anno precedente e ora pari a poco più di 63.000 unità, con una superficie assicurata di 1,28 milioni di ettari (-1,1% rispetto al 2022). Se a queste si aggiungono gli allevamenti e le aziende con polizze contro i danni alle strutture, si superano le 73.700 imprese assicurate, in ribasso rispetto al 2022 (-4%).

Nel segmento delle colture vegetali, i dati del 2023 hanno attribuito alla macro-ripartizione geografica del nord una quota di mercato ancora preponderante, pari al 79,5%, contro l’8,5% del centro e il 12% del sud (isole comprese).

L’analisi dei dati disaggregati per prodotti ha evidenziato ancora una forte concentrazione settoriale dei valori assicurati, con l’uva da vino che si è confermata anche nel 2023 il prodotto più assicurato con 2,9 miliardi di euro (-1,8% rispetto all’anno precedente), seguita dal pomodoro da industria che, con oltre 652 milioni di valori assicurati, ha scavalcato in classifica le mele (ora al terzo posto con oltre 639 milioni di valori assicurati; -7,6% sul 2022). Rilevanti anche i valori registrati dal riso (578 milioni di euro; +9,1%), dal mais da granella (571 milioni di euro; +2,5%) e da insilaggio (349 milioni di euro; +16,6%), oltre a frumento tenero e duro che con aumenti rispettivamente del 33,9% e del 34,3% hanno guadagnato il settimo e l’ottavo posto nella graduatoria dei prodotti più assicurati. (fs)

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