sabato 06 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

PLURIMANDATO E COLLABORAZIONI: ECCO COSA PENSA STELLA AIELLO DI ANIA

La responsabile della commissione distribuzione dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici ha partecipato a un recente convegno dello Sna sulle liberalizzazioni. E ha parlato anche del futuro di agenti e broker…  

«Il cliente del futuro? Non è quello che abbiamo oggi e le compagnie dovranno rispondere alle esigenze di un consumatore che cambia e che probabilmente non sarà più interessato al possesso, se parliamo di auto. È qui, allora, che l’agente deve essere quella figura in grado di fornire al cliente quel supporto di consigli e di professionalità. Se gli agenti e i broker ci saranno ancora in futuro? Io credo di sì, perché possono garantire un elevato livello di tutela del cliente, soprattutto quando ci si trova di fronte a prodotti più complessi». Ne è convinta Stella Aiello, responsabile della commissione permanente distribuzione dell’Ania, intervenuta a un recente convegno organizzato dallo Sna sul tema liberalizzazioni nel settore assicurativo. (Nella foto, un momento del suo intervento)  

«Le compagnie, fino a oggi, si sono orientate verso una multicanalità creata in una maniera integrata, direi “agente-centrica», ha affermato Aiello. «Il cliente è libero di andare su internet, di informarsi, ma poi spesso ritorna in agenzia». Le compagnie continuano ad affidarsi alle reti: «È un tipo di scelta che ha portato soddisfazione a entrambe le parti», ha detto Aiello.

Naturalmente, visto il tema del convegno si è parlato anche di liberalizzazioni. In primo piano la Bersani e le collaborazioni fra intermediari. «Dieci anni fa ero direttore generale di una compagnia plurimandataria (Liguria Assicurazioni, ndr) e, ricordo, non ci siamo strappati i capelli dopo l’entrata in vigore della legge sul plurimandato; non ho mai percepito una preoccupazione di andare verso il plurimandato, ma piuttosto il rifiuto del concetto di plurimandato obbligatorio.  Credo che come esista la libertà per l’impresa, lo stesso discorso valga per l’intermediario, che sceglie la modalità operativa che sia più consona alla sua opportunità», ha affermato la dirigente dell’Ania. E sulle collaborazioni: «Anche in questo caso non mi risulta alcun tipo di atteggiamento ostativo delle imprese, quanto piuttosto una preoccupazione su come adempiere a quanto  previsto dalla legge, vista la mancanza di disclosure».

Fabio Sgroi

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