Il Comitato dei presidenti dei gruppi aziendali agenti aderenti allo Sna si è impegnato, in modo “unanime”, a sostenere ogni azione che il Sindacato nazionale agenti intenderà attuare “per salvaguardare i diritti degli agenti, a partire dalla tutela della titolarità autonoma dei dati, fino alla difesa dai pregiudizievoli effetti dagli obblighi previsti in ordine all’utilizzo del preventivatore Ivass”.
Il Comitato dei presidenti dei gruppi aziendali agenti aderenti allo Sna si è impegnato, in modo “unanime”, a sostenere ogni azione che il Sindacato nazionale agenti intenderà porre in essere “per salvaguardare i diritti degli agenti, a partire dalla tutela della titolarità autonoma dei dati, fino alla difesa dai pregiudizievoli effetti dagli obblighi previsti in ordine all’utilizzo del preventivatore Ivass”.
È quanto ha fatto sapere lo stesso Sna attraverso una nota. Lo scorso 13 settembre si è tenuta una riunione del Comitato dei Gaa a Milano ed è stato fatto il punto sulla situazione attuale. Dario Piana, presidente del Comitato, con riferimento fra l’altro ai temi della proprietà industriale dei dati dei clienti e al Regolamento Ivass 51/2022 sul preventivatore Rc auto, ha sottolineato «la necessità di compattare le forze e di allargare le difese, stabilendo quali siano le cose concrete che, al di là delle dichiarazioni di principio, possono essere fatte per neutralizzare i pericoli corsi dalla categoria».

Per Salvatore Palma, vicepresidente del Comitato dei Gaa, occorre prendere atto che il mercato «è profondamente cambiato» e ha esortato a riflettere «se il vero pericolo risieda nel tentativo delle mandanti di prendere contatti diretti con le sottoreti e il personale di agenzia, di appropriarsi della gestione complessiva del dato per rivolgersi direttamente al cliente, di ridurre drasticamente il numero di agenti, di invertire i flussi di cassa incassando i premi sui propri conti correnti e se queste scelte aziendali costituiscano i diversi tasselli di una stessa strategia volta a disintermediare il mercato anche nel presidio del territorio».
Un passaggio dell’incontro, sempre secondo quanto si legge nella nota dello Sna, ha riguardato l’attività svolta dalle mutue, “rispetto alla quale l’Authority procrastina da troppo tempo la pronuncia di un parere vincolante, nonostante il volume degli affari e l’esposizione delle obbligazioni assunte dalle società di mutuo soccorso siano ormai tali da porre seri dubbi sulla tenuta dell’intero sistema”. (fs)
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