Per l’agente di Padova, antagonista di Claudio Demozzi alle ultime elezioni alla presidenza del Sindacato nazionale agenti: «Penso che i colleghi abbiamo valutato come irrealizzabile un’alternativa all’interno dello Sna, anche perché confronti e idee diverse hanno determinato nel tempo provvedimenti disciplinari o, peggio, giudiziari a carico di chi non si è allineato all’indirizzo politico che oramai piove dall’alto. Ma resto convinto che solo impegnandosi con coraggio e determinazione all’interno del nostro grande Sindacato sia possibile attuare un vero cambiamento».

Massimo Pegoraro si è candidato alla presidenza dello Sna alle ultime elezioni del Sindacato nazionale agenti (aprile scorso), antagonista di Claudio Demozzi, che come è noto poi ha avuto la meglio. Dopo la sconfitta, Pegoraro continua a essere un socio Sna. Che idea si è fatto in merito alla costituzione di una nuova (la terza) rappresentanza sindacale a tutela degli agenti di assicurazione (UniAgenti). Tuttointermediari.it lo ha contattato per conoscere la sua opinione.
«La nascita della nuova associazione di agenti? Mi tornano in mente le parole d A. Jodorowsky “il primo passo non ti porta dove vuoi, ti toglie da dove sei”. Questa riflessione è da sempre il mio faro e spero possa portare fortuna anche agli amici di UniAgenti», esordisce Pegoraro. «Al vertice di questa nuova associazione ci sono amici e colleghi autorevoli e preparati, che hanno condiviso con me la prima parte di un percorso, che non è affatto ultimato (anzi), teso a creare una alternativa importante all’attuale presidenza del nostro Sindacato nazionale agenti. Ecco perché la loro decisione di uscire dallo Sna non l’ho condivisa, ma posso comprenderla».
Per l’agente di Padova «è plausibile che i colleghi abbiamo valutato come irrealizzabile un’alternativa all’interno dello Sna, anche in ragione del fatto che confronti e idee diverse hanno determinato nel tempo provvedimenti disciplinari o, peggio, giudiziari a carico di chi non si è allineato all’indirizzo politico che oramai piove dall’alto. Ma resto convinto del fatto che solo impegnandosi con coraggio e determinazione all’interno del nostro grande Sindacato sia possibile attuare un vero cambiamento».
Pegoraro non risparmia critiche a Sna e Anapa: «Sembrano oramai incapaci di rinnovarsi ed esprimere azioni tali da recepire le istanze della categoria, che ha esigenze, aspettative e problematiche assolutamente univoche e non necessita quindi di una pluralità di rappresentanze. Dispiace il fatto che l’attuale dirigenza di quello che era l’unico e il più rappresentativo sindacato degli agenti abbia avuto la capacità di spaccare il fronte agevolando la frammentazione della nostra categoria. Ho letto piacevolmente che UniAgenti ha fatto sue alcune delle considerazioni che avevo portato all’ultimo congresso nazionale Sna e cioè la necessità per la categoria di riuscire a lavorare con la giusta serenità. La serenità che deriva dalla giusta redditività, dal poter scegliere e non dover gestire scelte altrui, dalla consapevolezza di operare in un ambiente di reciproco rispetto, compagnie, agenti, istituzioni e clienti e soprattutto di poter contare su di una contrattazione collettiva al passo con i tempi. Tutto ciò non si costruisce con le carte bollate e/o con la sterile propaganda».
Infine, l’augurio a Roberto Salvi, presidente di UniAgenti, a Pisana Liberati e Umberto D’Andrea, vice presidenti del nuovo sindacato. «Auguro loro di avere il successo che meritano per l’impegno che hanno sempre dimostrato a favore della nostra categoria, auspicando di ritrovarci presto in un’unica e più forte associazione a rappresentanza degli agenti di assicurazione».
Fabio Sgroi
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