venerdì 24 Ottobre 2025

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PANETTA SULLA RC AUTO: «NUOVE NORME E UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA DECISIVI PER CONTENERE I COSTI E RAFFORZARE LA CONCORRENZA». E SULLE SCATOLE NERE…

Il nuovo presidente dell’Ivass, nelle considerazioni sull’attività dell’istituto di vigilanza relativa al 2018, ha parlato anche di Rc auto. E ha affermato che…

Fabio Panetta, questa mattina, durante la lettura delle sue considerazioni

Questa mattina l’Ivass ha presentato, a Roma, la relazione annuale sull’attività svolta nel 2018. È toccato al nuovo presidente Fabio Panetta, che lo scorso 10 maggio ha preso il posto di Salvatore Rossi, giunto a fine mandato, leggere le consuete considerazioni.

Tanti i temi toccati. Uno di questi ha riguardato ovviamente la Rc auto, su cui l’Ivass ha lavorato (e contribuito) per creare le condizioni per la riduzione dei prezzi delle coperture (scese di oltre 20 punti percentuali dal 2013), introducendo una metodologia di rilevazione del loro andamento «solida e attendibile», ha evidenziato Panetta (la cosiddetta Iper – Indagine prezzi effettivi Rc auto).

«Dopo sei anni consecutivi di flessioni, il comparto auto mostra un’inversione di tendenza (+1,1% rispetto al 2017), da ricondurre all’incremento dei premi per garanzie accessorie in presenza di una sostanziale stabilità della raccolta Rc auto», ha detto il presidente dell’Ivass. Le misure intraprese a livello normativo, primario e secondario, unitamente all’utilizzo diffuso dell’innovazione tecnologica, «hanno reso possibile un progressivo contenimento dei costi del sistema e il rafforzamento dei meccanismi concorrenziali, con effetti positivi sui prezzi per gli assicurati».

Panetta ha ricordato come, negli ultimi cinque anni, il premio medio sia sceso del 19,5%, dai 515 euro di fine 2013 ai 415 euro di dicembre 2018, e come si sia ridotto il differenziale dei premi sul territorio tra la provincia a più alto costo (Napoli) e quella storicamente a costo più basso (Aosta), dai 380 euro del 2013 ai 237 euro di fine 2018. Nel confronto internazionale il premio medio netto nel 2018 è ancora superiore a quello dei maggiori paesi europei (Francia, Germania e Spagna), ma «vi è stata un’evidente riduzione del divario: da 202 euro nel 2012 a 97 euro nel 2018».

Per quanto riguarda la diffusione delle scatole nere, «che continua a crescere», a fine anno erano presenti nel 22,2% dei contratti a livello nazionale, «con valori significativamente più elevati nelle province più esposte al rischio di frode. Il loro utilizzo ha contribuito alla riduzione dei prezzi delle coperture. Tuttavia, le rilevazioni periodiche cominciano a segnalare possibili effetti di lock-in associati allo strumento: gli assicurati con scatola nera si mostrano meno propensi a cambiare compagnia. È essenziale il completamento della disciplina sulla portabilità delle scatole nere per evitare che la loro diffusione porti con sé effetti indesiderati sul grado di concorrenza del mercato», ha precisato Panetta.

Le analisi dell’Ivass hanno evidenziato, inoltre, «la correlazione positiva tra il calo dei prezzi osservato in questi anni e l’evoluzione dell’indice di concentrazione, sceso in misura significativa a livello nazionale».

Fabio Sgroi

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