L’obiettivo è quello di individuare possibilità e modalità, in un’ottica di partnership pubblico-privato, di coprire anche con strumenti assicurativi gli effetti dannosi nel caso in cui si proponessero altre emergenze sanitarie.
«Un comitato di eminenti esperti con l’obiettivo di individuare possibilità e modalità, sempre in un’ottica di partnership pubblico-privato, di coprire anche con strumenti assicurativi alcuni effetti che eventuali future pandemie potrebbero produrre, in termini di danni o di nuovi servizi necessari, a persone, famiglie e imprese». Lo ha costituito l’Ania nei giorni scorsi.
La notizia è stata data da Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, in occasione del suo intervento agli Stati generali, dove ha illustrato il punto di vista dell’associazione.
«L’esito di questo lavoro», ha affermato Farina, «sarà presentato al Governo perché valuti, con le eventuali variazioni e/o integrazioni, la validità del modello proposto per il nostro Paese per poi eventualmente presentarlo in Europa, dove questo tema è di grande attualità e prioritario nell’agenda dei policymaker e degli assicuratori europei».
Fabio Sgroi
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