Nel 2021 gli esposti direttamente riferibili alla pandemia sono stati 91, circa lo 0,5% dei 20.136 reclami ricevuti nell’anno. Il 18% di essi ha riguardato le polizze viaggio.
L’Ivass ha aggiornato i dati sull’andamento dei reclami dei consumatori relativi all’emergenza epidemiologica con particolare riferimento alle polizze viaggio.
Tra marzo 2020 e dicembre 2020 i reclami direttamente riferibili alla pandemia sono stati 250, pari all’1,6% degli esposti complessivi ricevuti sempre nello stesso periodo. I reclami Covid-correlati, ha fatto sapere l’istituto di vigilanza, hanno riguardato in prevalenza le polizze viaggio (64%). I consumatori hanno lamentato in particolare «la scarsa chiarezza e/o genericità» delle polizze che garantivano la copertura in caso di annullamento del viaggio.
Nel 2021 gli esposti direttamente riferibili alla pandemia sono stati 91, circa lo 0,5% dei 20.136 reclami ricevuti nell’anno. Il 18% di essi ha riguardato le polizze viaggio.
L’Ivass ha raccomandato alle imprese «la massima attenzione» nei confronti dei consumatori e ha chiesto di «privilegiare, laddove possibile, i rimborsi e gli indennizzi in luogo del riconoscimento di eventuali voucher da utilizzare successivamente».
Fabio Sgroi
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