Il ceo dell’insurtech agency: «Gli intermediari tradizionali sono molto contenti di lavorare con noi e vedono in Prima un qualcosa di diverso con cui esplicare la loro attività di intermediazione, un partner differente rispetto a quella che è la relazione storica con le loro mandanti».

«È una delle domande che ogni tanto ci facciamo e cioè se ha senso fare questo passo e se siamo pronti. Non abbiamo ancora trovato una risposta definitiva. Sicuramente è una opportunità e non è un qualcosa che escluderei in futuro». Così George Ottathycal, 46 anni, chief executive officer di Prima Assicurazioni, ha risposto a una precisa domanda di Tuttointermediari.it a proposito dell’eventualità di trasformarsi da agenzia di assicurazione a compagnia di assicurazione.
L’occasione è stata la conferenza stampa di qualche giorno fa relativa alla presentazione della nuova campagna pubblicitaria, dei numeri e delle strategie dell’insurtech agency, di cui Tuttointermediari.it ha già parlato in questo articolo.
Ottathycal, durante il suo intervento, ha rimarcato come negli ultimi anni Prima Assicurazioni si sia aperta agli intermediari cosiddetti “tradizionali”, in particolare agenti e broker. «Gli intermediari», ha affermato, «sono molto contenti di lavorare con noi e vedono in Prima Assicurazioni un qualcosa di diverso con cui esplicare la loro attività di intermediazione, un partner differente rispetto a quella che è la relazione storica con le loro mandanti».
Tuttointermediari.it ha chiesto al manager milanese, sempre durante l’incontro con i giornalisti che si è tenuto presso la sede dell’agenzia in piazzale Loreto a Milano, il motivo per il quale la società ha deciso di aprirsi ad agenti e broker. «La decisione di compiere questo passo è scaturita da come gli stessi intermediari vedevano Prima Assicurazioni», ha risposto Ottathycal. «Abbiamo osservato che diversi di loro utilizzavano la nostra piattaforma on line dedicata ai clienti per servire i loro assicurati e quindi la richiesta più o meno esplicita è arrivata proprio dagli agenti e broker. Una user experience che funziona, che è molto semplice, unita alla comodità del sito, alla preventivazione che avviene in 30 secondi e ai prezzi competitivi probabilmente sono degli asset importanti anche per l’intermediario che nel proprio territorio vuole accrescere la quota di mercato. Abbiamo quindi iniziato a dialogare con gli agenti interessati e ci siamo adoperati per realizzare una piattaforma dedicata a loro, sviluppando una linea di business che oggi ci porta a dire che un terzo dei nostri volumi, attualmente, viene generato dalla rete degli intermediari (gli altri due terzi della raccolta sono equamente distribuiti fra comparatori e vendita diretta on line, ndr)».

Sempre Tuttointermediari.it, al termine della conferenza stampa, ha avvicinato Ottathycal per qualche altra domanda di approfondimento.
Domanda. Quanti sono gli intermediari assicurativi “tradizionali” che costituiscono la rete di Prima Assicurazioni?
Risposta. Sono oltre 1.400, stiamo parlando di una rete che continua a evolversi e a crescere con grandi soddisfazioni. La maggior parte sono agenti, ma ci sono anche broker, due-tre anche di grandi dimensioni e che fanno volumi importanti.
D. Che caratteristiche hanno gli agenti che collaborano con Prima Assicurazioni? Ci sono anche intermediari di grandi compagnie?
R. Si tratta di agenti plurimandatari che quindi associano il rapporto di collaborazione (in questo caso A con A e A con B) di Prima Assicurazioni ai mandati principali che hanno rilasciato loro le rispettive compagnie. Abbiamo agenti anche di UnipolSai, Allianz, Generali…
D. Il reclutamento è sempre aperto?
R. Sì. Il nostro obiettivo è crescere rispettando anche la territorialità degli agenti che già collaborano con noi. Evitiamo, pertanto, di stringere partnership con società di intermediazione che sono vicine a un nostro agente. Ci impegniamo per avere una copertura equilibrata che garantisca una certa esclusività di territorio…
D. Quale è il profilo di intermediari che ricercate? Magari chi è più propenso all’uso della tecnologia…
R. Paradossalmente sono quelli meno propensi che beneficiano di una user experience più semplice. Avere una piattaforma molto fruibile, come la nostra, che facilita la vita all’intermediario può sicuramente portare dei vantaggi. Tendenzialmente, però, non abbiamo filtri. Vogliamo lavorare, in generale, con intermediari che siano seri, qualificati professionalmente e che possano rappresentare al meglio Prima Assicurazioni. L’attenzione verso il cliente deve essere la stessa che riserviamo noi agli assicurati. Gli agenti, da questo punto di vista, hanno tutto il nostro supporto per poter lavorare al meglio.
D. State pensando ad agenzie con brand Prima Assicurazioni?
R. A oggi non c’è ancora la brandizzazione. Tuttavia, le agenzie hanno flyer di Prima al proprio interno.
D. Great Lakes Insurance SE e Iptiq Emea P&C SA continueranno a essere le due uniche compagnie per le quali svolgete l’attività di intermediazione?
R. Per adesso sì. Sono partner assicurativi molto solidi con cui lavoriamo da tantissimi anni e con cui c’è una collaborazione molto costruttiva. Ci hanno supportato dall’inizio e ci stanno sostenendo nei mercati nuovi dove siamo entrati.
Fabio Sgroi
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