lunedì 13 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

OSSERVATORIO AUTO AIBA 2017: C’E’ L’IMPRONTA DELL’HI-TECH

L’edizione di quest’anno, presentata oggi a Roma, evidenzia gli effetti della sharing economy  e delle driverless car.

Luca FranziLa crescente affermazione della sharing economy, lo sviluppo di veicoli di nuova generazione ad alto tasso tecnologico e il costante incremento dell’autonoleggio aziendale: sono i fattori chiave di un processo in costante evoluzione che sta cambiando in maniera irreversibile le abitudini di mobilità degli italiani. Nuovi trend ai quali le assicurazioni rispondono concentrando l’offerta sullo sviluppo di prodotti personalizzati, anche con black box (sono oltre 4,5 milioni le scatole nere sui veicoli italiani). È quanto evidenzia l’edizione 2017 dell’Osservatorio Auto di Aiba (Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni) realizzato in collaborazione con Innovation Team e presentato oggi a Roma nel corso del convegno nazionale dell’associazione dei broker dal titolo Alla guida del cambiamento. Il mondo assicurativo e le nuove sfide della mobilità.

L’edizione di quest’anno sottolinea il grande sviluppo del car sharing che conta su una flotta di circa 5.000 vetture e oltre 4 milioni di prenotazioni, in tutta Italia. Milano è la capitale europea dell’auto condivisa con una flotta di 1.900 veicoli e 323.000 utenti iscritti. La disponibilità di molteplici soluzioni e del numero di veicoli sembra incentivarne l’uso: 15,32% l’incidenza dei veicoli per 10.000 abitanti a Milano, contro l’1,17% di Parigi, lo 0,59% di Berlino e lo 0,33% di Londra.

Nonostante il crescente successo del car sharing, resta in secondo piano l’aspetto assicurativo. «I fruitori del servizio sono scarsamente consapevoli dei rischi cui sono esposti e da parte delle società del settore servirebbe maggiore chiarezza nell’informare il grado di tutela degli utenti, alla luce delle grandi differenze in termini di coperture assicurative fornite dalle diverse società, che certamente impattano sui costi del servizio», ha osservato Luca Franzi de Luca (nella foto), presidente di Aiba.

Gli effetti della politica sul prezzo hanno confermato anche nel 2016 un trend negativo, per il quinto anno consecutivo, sul fronte della raccolta premi Rc auto (-5,6% a 13,5 miliardi). Il calo della raccolta dovrebbe proseguire, seppure a ritmi ridotti, anche nel 2017 (-1,3% a 13,4 miliardi). I prezzi di listino delle compagnie per le polizze Rc auto hanno ricominciato a crescere nel secondo semestre 2016: un cambiamento di trend che dovrebbe essere confermato nel 2017. Il prezzo reale delle polizze è generalmente inferiore a quello di listino, per l’elevata flessibilità concessa alle reti distributive. L’impatto complessivo degli sconti tra nuove acquisizioni e rinnovi è di circa l’8% (6,8% nel 2015). In peggioramento la redditività dell’Rc auto che pur rimanendo positiva (combined ratio a 98,9% rispetto al 93,6% del 2015), evidenzia le difficoltà del comparto.

Sempre secondo i dati dell’Osservatorio Auto (raccolti attraverso Check It Auto, lo strumento professionale dei broker Aiba per la comparazione delle tariffe Rc auto e delle garanzie aggiuntive), l’inizio del 2017 conferma il trend del secondo semestre 2016 con un ulteriore lieve incremento dei prezzi di listino. Il livello di pricing è molto differenziato sul territorio.

Nell’arco di due anni (gennaio 2015 – gennaio 2017), l’andamento delle tariffe medie risulta disomogeneo nelle province esaminate dall’Osservatorio Auto: Bari (-8,2% a 719 euro), Bologna (+3,9% a 794 euro), Firenze (+5,6% a 870 euro), Massa Carrara (+2,8% a 896 euro), Milano (+3,8% a 640 euro), Napoli (-2,4% a 1.246 euro), Palermo (-2,8% a 607 euro), Roma (+2,7% a 893 euro), Taranto (-9,1% a 868 euro), Torino (+1,3% a 578 euro). (fs)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA