lunedì 03 Novembre 2025

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NUOVI RISCHI: PER AMMINISTRATORI E MANAGER IL FUTURO NON PROMETTE NULLA DI BUONO

Alle insolvenze, minacce informatiche e agli adempimenti Esg si aggiungono i rischi legati alla pandemia e alle sue ricadute economiche. E il mercato assicurativo D&O si fa sempre più teso…

Insolvenze, minacce informatiche e adempimenti in tema di Esg (ambiente, sociale e governance) sono i nuovi rischi che dovranno affrontare gli amministratori e i manager in questo 2021. A questi, ovviamente, vanno aggiunti quelli legati alla pandemia e alle sue ricadute economiche. Insomma il futuro di amministratori e manager è assai incerto e questo inasprisce la situazione in un mercato assicurativo D&O già teso, secondo quanto emerge dal nuovo rapporto Directors and Officers Insurance Insights 2021 di Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs).

Secondo il report, l’aumento dell’esposizione all’insolvenza, le crescenti minacce alla sicurezza informatica e la persistente attività di class action relative a  strumenti finanziari sono tra i principali rischi per i quali gli amministratori e i manager delle aziende potrebbero essere ritenuti responsabili. Nel 2021, le imprese devono anche essere preparate ad affrontare controversie causate da eventi che possono derivare da fattori scatenanti come «la scarsa attenzione alla diversity o alla sustainability», oppure derivanti dalla «sottovalutazione o errori di interpretazione dei rischi legati al Covid-19».

La crescita del numero di cause legali e l’aumento della frequenza e della gravità delle richieste di risarcimento hanno già determinato negli ultimi anni un contesto difficile per il settore assicurativo D&O. I rapporti sinistri/premi sono stati superiori al 100% in molti mercati nel mondo, tra cui Regno Unito, Stati Uniti e Germania. All’inizio del 2020 il mercato si stava riallineando, prima di essere duramente colpito dall’attuale pandemia e dalla crisi economica.

I pericoli attesi circa le insolvenze sono tra le principali preoccupazioni del settore assicurativo D&O, dal momento che l’insolvenza è tra le cause principali dei sinistri D&O stessi (i commissari di solito tendono a recuperare le perdite attraverso gli amministratori).

Le aziende devono anche affrontare la costante evoluzione delle minacce alla sicurezza informatica, poiché gli attacchi ransomware e le violazioni dei dati continuano a essere in aumento con il passaggio al lavoro da remoto dovuto a Covid-19 che ha acuito le vulnerabilità della sicurezza. Gli investitori considerano la gestione del rischio informatico e l’adeguatezza degli standard di sicurezza come una componente critica delle responsabilità di supervisione di un consiglio di amministrazione.

Per quanto riguarda le class action, per esempio nel caso degli strumenti finanziari negli Stati Uniti, secondo la Cornerstone Research, hanno registrato un rallentamento di circa il 18% durante il primo semestre del 2020 rispetto al 2019. Questo è dovuto in gran parte all’interruzione delle attività commerciali e giudiziarie causata dalla pandemia. Nonostante ciò, la frequenza dei procedimenti è in linea con i dati del 2017 e del 2018 e sarà superiore a quella di ogni anno precedente. La percentuale di nuove cause nel 2020 contro società quotate negli Stati Uniti, ma con sede all’estero, è stata quasi il doppio della media degli ultimi anni, di cui circa la metà contro società asiatiche, comprese Cina e Singapore. Al di fuori degli Stati Uniti, le azioni collettive in materia di strumenti finanziari sono state numerose, e la minaccia di un’azione legale è aumentata in molte giurisdizioni. Il panorama dei ricorsi collettivi in Europa si è evoluto negli ultimi anni e la class action rappresenta tuttora un’esposizione crescente.

Gli azionisti hanno presentato le prime class action direttamente collegate a Covid-19. Tra gli esempi vi sono le cause contro le compagnie di navi da crociera che hanno subito l’epidemia di Covid-19, così come le cause riguardanti l’impatto commerciale della pandemia sui risultati finanziari oppure operativi delle aziende, o le dichiarazioni errate sulle terapie correlate al coronavirus.

Ma ci sono anche diversità, cambiamento climatico o questioni Esg che sono considerate opportunità per intentare una class action o per forzare un risarcimento. Per esempio, Oracle, Facebook e Qualcomm sono tra le aziende tecnologiche che sono state coinvolte in cause relative al tema della diversità. In casi come questi, gli azionisti sostengono che gli amministratori hanno violato i loro doveri fiduciari con la loro inattività su questioni relative alla diversità, come la retribuzione o la nomina di nuovi amministratori di colore.

E negli ultimi anni sono aumentati anche l’attivismo e le controversie legate al cambiamento climatico. In più di 30 Paesi sono state intentate cause contro le principali industrie che producono emissioni di carbonio, anche se la maggior parte dei casi è negli Stati Uniti.

Le aziende quotate in borsa, è noto, rimangono generalmente più esposte ai rischi D&O, ma anche la situazione di quelle private si sta aggravando, soprattutto per questioni legate alla pandemia.

Fabio Sgroi

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