venerdì 24 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

NUOVI RISCHI IN UN MONDO INTERCONNESSO: PER SWISS RE IL PERICOLO E’ UN EFFETTO VALANGA

Il riassicuratore svizzero identifica 16 situazioni negative, tra cui catastrofi naturali, interruzioni delle forniture energetiche o del commercio internazionale, attacchi informatici o il sottofinanziamento della sanità, che possono causare reazioni a catena e danni incalcolabili.

 

Sottofinanziamento della sanità, infrastrutture vulnerabili, catene di approvvigionamento delle merci a rischio stop, catastrofi naturali sempre più frequenti. Sono alcuni dei 16 “pericoli emergenti” che il Gruppo Swiss Re identifica come «potenzialmente in grado di scatenare un imprevedibile effetto valanga per tutto il pianeta», ha specificato in una nota.

«Poiché il mondo è sempre interconnesso», si legge nel rapporto del riassicuratore svizzero, «alcuni fenomeni possono a loro volta generarne altri fino a causare effetti a cascata dall’esito imprevedibile».

Le catastrofi naturali, fa notare il report, provocano danni alle proprietà e perdite di vite umane, ma gli effetti collaterali possono essere altrettanto negativi. Gli incendi possono contaminare o rendere inaccessibili le fonti d’acqua. Inondazioni e tempeste possono danneggiare le reti energetiche e interrompere quelle di trasporto, bloccando fabbriche e produzione. Se vengono colpite infrastrutture strategiche, per esempio quelle della finanza digitalizzata, o le catene di approvvigionamento delle merci, la conta dei danni può diventare enorme.

I cambiamenti climatici e i problemi del commercio internazionale, sostiene Swiss Re, si ripercuotono sui sistemi sanitari oggi sotto pressione per costante sottofinanziamento in tutti i Paesi del mondo, compresi quelli a reddito alto come Italia o Regno Unito. L’accesso all’acqua o ai servizi igienici o la disponibilità di beni come le medicine possono essere compromessi a causa di eventi improvvisi. E questo, oltre a rappresentare un danno di per sé, ne provoca di ulteriori come aumento della spesa sanitaria, assenteismo, carenza di personale. L’indebolimento dei servizi sanitari aumenta esponenzialmente i rischi, non solo perché ritardi o inadeguatezza delle cure contribuiscono ad aumentare la morbilità e la mortalità degli individui, ma perché rendono le società nel loro complesso più vulnerabili a eventi avversi.

Dopo le interruzioni del commercio internazionale che si sono verificate durante la pandemia, si legge inoltre nel rapporto di Swiss Re, la sicurezza delle reti di approvvigionamento era diventata una priorità. «Purtroppo, l’attenzione è tornata a focalizzarsi sulla riduzione dei costi nel breve periodo anche se, come dimostra la crisi del mar Rosso, il commercio internazionale continua a essere vulnerabile. Anzi, a causa di un quadro geopolitico instabile, di prospettive economiche incerte, di eventi meteorologici più estremi, di nuovi rischi informatici e tecnologici, è probabile che le principali rotte di approvvigionamento mondiale diventino meno sicure. In tale contesto, una maggiore resilienza delle stesse dovrebbe essere in cima alle agende. Anche perché, se i rischi si accumulano o si sovrappongono, le ricadute economiche negative possono diventare incalcolabili». (fs)

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