martedì 28 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

MONTANARI: «COMPAGNIE E INTERMEDIARI INSIEME PER COLMARE IL GAP DI COPERTURA CHE ANCORA C’E’ RISPETTO AI PRINCIPALI PAESI EUROPEI»

Il dirigente del servizio distribuzione dell’Ania, intervenuto all’ultimo congresso di Uea, ha toccato diversi argomenti, fra cui l’importanza di garantire per ogni canale distributivo via web trasparenza e regolamenti comuni.  

Stefano Montanari

Gli intermediari assicurativi? Non possono limitarsi all’obbligo di legge delle 30 ore Ivass. Il web? È importante garantire per ogni canale trasparenza e regolamenti comuni. Compagnie e intermediari? Devono accelerare il cambio di percezione da parte dei consumatori e del sistema Paese per colmare il gap di copertura che ancora scontiamo rispetto ai principali Paesi europei.

Stefano Montanari, del servizio distribuzione Ania, ha affrontato diversi temi nel corso del suo intervento al recente congresso nazionale di Uea (Unione europea assicuratori), tenutosi a metà maggio scorso a Sorrento.

Secondo quanto reso noto dall’associazione, Montanari ha portato la voce delle imprese ricordando, fra l’altro, l’impatto del regolamento delegato (Ue) 2021/1257 che richiede l’integrazione dei criteri di sostenibilità nel processo Pog: Eiopa ha chiuso il 13 maggio scorso la pubblica consultazione e sta elaborando linee guida che entreranno in vigore a inizio agosto. Per quanto riguarda la revisione della Idd, invece, è stato deciso lo slittamento al biennio 2024-2025, a causa della pandemia e del forte ritardo con cui alcuni Paesi hanno recepito la direttiva. Anche in questo caso si preannuncia un focus “molto specifico” sulle preferenze di sostenibilità dei clienti e l’adeguatezza dei prodotti.

Montanari ha sottolineato come il compito delle compagnie, attraverso le reti di intermediazione, sia soprattutto quello di “accelerare il necessario cambio di percezione da parte dei consumatori e del sistema Paese per colmare il gap di copertura che ancora scontiamo rispetto ai principali Paesi europei”. L’incidenza dei premi (escluso il settore auto) sul Pil in Italia, infatti, è pari all’1% rispetto a una media europea del 2,6% e il premio medio per abitante del nostro Paese è circa un terzo di quello dei principali Paesi Ue.

Il fenomeno della sottoassicurazione appare “ancora più preoccupante” oggi che le assicurazioni sono chiamate a integrare l’intervento statale in due ambiti come sanità ed eventi catastrofali.

L’ecosistema assicurativo, ha spiegato Montanari, “è costituito certamente dagli attori del mercato, ma anche dalla digitalizzazione e dai nuovi rischi, legati alla sostenibilità per esempio, ma anche all’evoluzione delle scelte dei consumatori, in termini di nuove forme di mobilità, alle conseguenze della pandemia sull’health care e alle mutate esigenze in ambito cyber security”.

Il web costituisce “una grande opportunità” per la libertà di scelta del consumatore e per incentivare la concorrenza; l’essenziale è “garantire per ogni canale trasparenza e regolamenti comuni”. Un accenno anche al contratto base e al nuovo preventivatore Ivass, strumenti “importanti che non tolgono però l’importanza di una consulenza professionale in grado di far emergere, decodificare e dare adeguata copertura ai bisogni dei consumatori, ancorché phygital”. Per questo, l’ultima chiosa sulla formazione e la cultura assicurativa, dei consumatori “che sanno poco di assicurazioni”, ma soprattutto degli intermediari che “non possono limitarsi all’obbligo di legge delle 30 ore Ivass”. (fs)

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