lunedì 13 Ottobre 2025

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MOBILE DIGITAL BANCASSURANCE: NEL 2030 IL VALORE DEI PREMI VARRA’ 30 MILIARDI DI EURO

Secondo l’Italian insurtech association entro la fine del 2022 il 35% delle banche italiane, in linea con la media europea, e l’80% delle mobile bank offriranno polizze assicurative digitali e cresceranno in assoluto del 50% rispetto a dicembre 2021.

 

Entro la fine del 2022 le polizze digitali rappresenteranno il 35% dell’offerta delle banche tradizionali e l’80% delle nuove banche digitali nate sul mobile. L’Italian insurtech association (Iia) stima che il valore dei premi della mobile digital bancassurance varrà 30 miliardi di euro in Europa nel 2030. È quanto emerso dal report sulla Mobile digital bancassurance realizzato dal gruppo di lavoro di Iia, che riunisce compagnie assicurative, istituzioni finanziarie, aziende tecnologiche e i principali attori del mercato bancassurance per monitorare, analizzare e discutere delle principali trasformazioni che stanno riguardando questo settore. Al gruppo di lavoro hanno partecipato, fra gli altri, Helvetia Italia Assicurazioni, illimity bank, Afi Esca, Mia Platform, Axway, OpenLegacy, Corvallis, Tinexta e Iama Consulting.

Iia ha messo in evidenza come la bancassicurazione si confermi il primo canale distributivo di prodotti assicurativi del nostro Paese: il collocamento di polizze attraverso sportelli bancari è stato nel 2020 pari a 62,5 miliardi di euro, rappresentando circa il 58% della raccolta assicurativa complessiva, seguita dalla distribuzione tramite il canale delle agenzie. La quasi totalità della raccolta assicurativa riguarda le polizze dei rami vita (96%), mentre residuale è quella associata ai rami danni, che nel 2020 è risultata pari a circa 2,6 miliardi di euro.

La pandemia ha accelerato la digital transformation delle banche, che hanno sviluppato sui canali digitali e soprattutto mobile gran parte dei loro servizi. Secondo recenti dati di Iia, infatti, 9 conti correnti su 10 sono aperti on line. L’aumento nel numero di banche digitali, sia con focus retail, sia corporate, ha contribuito ad ampliare il bacino di clienti attivi sui canali digitali.

In questo contesto, fa presente sempre Iia, «anche l’offerta assicurativa, diventata fondamentale nella strategia di crescita delle banche, è costretta a evolversi per adattarsi a una customer base sempre più digitale, portando allo sviluppo della mobile digital bancassurance». Secondo le principali banche mobile tech attive sul nostro mercato come per esempio, a livello retail Revolut e N26 e a livello corporate llimity e Qonto, la vendita di assicurazioni digitali «sarà uno dei tre servizi più importanti fonte di revenue».

Dalla ricerca di Iia emergono quali siano gli ostacoli alla crescita della Mobile digital bancassurance, che oggi «si trova ancora in uno stato embrionale: il 55% del top management intervistato ritiene che la mancanza di relazione umana non permetta di illustrare in maniera esaustiva i prodotti; il 45% dei prodotti oggi proposti non risultano interessanti per i clienti; il 36% pensa che questo limite sia dovuto al basso valore espresso dai prodotti assicurativi attualmente in portfolio».

Attualmente in Italia il 25% delle banche è attivo con almeno un servizio di mobile digital bancassurance, con la previsione di arrivare al 35% entro la fine del 2022 e al 90% entro il 2030.

La percentuale sale nel caso delle banche full digital: «il 75% offre polizze assicurative tramite canali digitali, ma il 100% dei prodotti riguarda il ramo danni, il cui 30% riferito al comparto motor, il 25% a quello casa e il 25% a infortuni persone e animali». Nei prossimi 12 mesi verranno lanciati sul mercato principalmente prodotti infortuni sport, infortuni pet, polizze relative alla mobilità urbana, casa, motor e vita.

Per Iia «è importante per gli operatori di bancassicurazione passare da un’offerta di prodotti standardizzati, studiati per essere venduti in modalità bundle con altri prodotti finanziari, a un’offerta di prodotti con un maggiore livello di personalizzazione e rilevanza, studiati per essere venduti in modalità stand-alone. Combinando le informazioni contestualizzate agli eventi più importanti che caratterizzano la vita delle persone (ad esempio, cambi casa o la nascita di un bambino) con i dati generati dalle interazioni (ad esempio le conversazioni con gli operatori dei call center), tramite l’adozione di predictive analytic è possibile aumentare le vendite di prodotti assicurativi digitali dal 20 al 40 percento. La personalizzazione può riguardare anche il pricing: molte banche stanno usando il credit scoring dei loro clienti come parametro per generare pricing più personalizzati».

Fabio Sgroi

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