martedì 14 Ottobre 2025

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MERCATO AUTO NEL 2015: AIBA ANTICIPA I RISULTATI

Presentati oggi a Milano i dati dell’Osservatorio Auto riferiti all’anno scorso. Che evidenziano, tra l’altro, un calo della raccolta premi e un peggioramento del combined ratio. Ma nel 2016…

 

Osservatorio Auto Aiba 2016 con logoL’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni (Aiba) anticipa tutti e fornisce un panorama sul mercato Rc auto nel 2015. Certo si tratta di stime, ma i risultati dell’Osservatorio Auto 2016, raccolti attraverso Check It Auto (lo strumento professionale dei broker Aiba per la comparazione delle tariffe Rc auto e delle garanzie aggiuntive) e realizzato in collaborazione con la società di consulenza Innovation Team e con il contributo dell’information provider Cerved, sono attendibili.

Numeri che sono stati presentati oggi a Milano, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani in via Francesco Sforza, da Carlo Marietti Andreani, presidente di Aiba e da Danilo Ariagno, responsabile del comitato tecnico scientifico di Aiba. (Nella foto a lato, un momento della presentazione. A parlare è Marietti)

Aiba, in sostanza ha confermato che il 2015 è stato un altro anno negativo sul fronte della raccolta premi Rc auto, che si stima possa aver raggiunto quota 14,2 miliardi di euro, con un calo del 6,2% rispetto all’anno precedente. Da segnalare, tuttavia, che negli ultimi mesi dell’anno sono stati evidenti i segnali di un rallentamento del trend, grazie all’aumento delle immatricolazioni. I prezzi di listino delle compagnie per le polizze Rc auto sono diminuiti su tutto il territorio. La riduzione media è del 3,5%.

Le province di Bari (-6,1%), Reggio Calabria (-5,3%) e Napoli (-5,2%) hanno beneficiato delle più consistenti riduzioni in termini percentuali, mentre nel nord Italia i prezzi sono rimasti stabili  (Genova -0,8%, Milano -1%, Torino -1,5%). L’anno negativo si ripercuote anche sulla redditività del ramo Rc auto, con un combined ratio che è peggiorato a 96,4 punti rispetto al 90,5 del 2014. I risultati dell’Osservatorio, tuttavia, evidenziano per quanto riguarda i prezzi di listino segnali di cambiamento e questo a partire dal secondo semestre. «Negli ultimi mesi si è notata una situazione di instabilità e incertezza nel ramo Rc auto, con alcune compagnie che hanno rivisto al rialzo i listini, mentre altre continuano il trend al ribasso», ha affermato Marietti. «Resta poi alta la quota di flessibilità tariffaria concessa alle reti agenziali che crea opacità sul reale andamento dei prezzi e la sostanziale inutilità dei sistemi di comparabilità come per esempio il preventivatore dell’Ivass».

I dati dell’Osservatorio Auto di Aiba hanno evidenziato inoltre il positivo andamento della raccolta premi Corpi veicoli terrestri, le garanzie del ramo auto che si richiama a rischi diversi (furto, incendio eccetera) con esclusione della Rc auto. Questo ramo ha registrato il primo risultato positivo dal 2007 con una crescita dell’1,67% a 2,42 miliardi di euro, grazie all’aumento delle immatricolazioni da parte delle imprese, delle società di noleggio e di leasing che tradizionalmente assicurano anche i danni al veicolo. Il maggiore utilizzo dell’automobile ha portato a un leggero aumento della frequenza dei sinistri (+2,4%) dopo 6 anni di calo continuo. In lieve crescita (+0,9%) anche il costo medio dei sinistri a 4.574 euro. «Il fenomeno delle frodi assicurative continua a essere uno dei principali fattori di crescita del costo dei sinistri, ma non l’unico», ha spiegato Marietti. «Contribuiscono in maniera significativa anche l’aumento dei costi per i risarcimenti per i casi di gravi danni alle persone, la mancanza della tabella unica per le macro-lesioni, l’incremento delle percorrenza autostradali e il conseguente incremento dei sinistri gravi e anche l’esaurimento degli effetti della normativa del 2012 sul colpo di frusta».

COMPORTAMENTI DI ACQUISTO DEI CONSUMATORI E PERCEZIONE DELLO STRUMENTO ASSICURATIVO – L’analisi di Aiba sull’andamento delle tariffe Rc Auto nel 2015 e sulle principali tendenze del comparto si è arricchita quest’anno di un approfondimento dedicato ai comportamenti di acquisto dei consumatori italiani e sulla percezione dello strumento assicurativo. Tema che oggi è stato illustrato da Antonia Boccadoro, segretario generale di Aiba. In particolare, è emerso che le famiglie italiane continuano ad avere un unico riferimento per le polizze Rc auto, dal momento che solo il 3,3% dei nuclei familiari è assicurato con più compagnie. Resta invariata la capacità delle compagnie di attrarre i clienti Rc auto con altre tipologie di polizze.

Il 56% degli assicurati Rc auto non ha sottoscritto polizze di altri rami, mentre il restante 44% oltre alla Rc auto ha acquistato coperture per la casa (25,9%), polizze vita/previdenza integrativa (15,6%), altre coperture auto (10,1%), infortuni rischi da circolazione (7,0%), malattia (3,7%), infortuni (3,1%), rischi professionale (0,2%). Confermato l’orientamento degli assicurati in favore delle polizze da acquistare on line (28%), ma attenzione: meno della metà sottoscrive concretamente una copertura via internet. La bancassicurazione continua a non sfondare. Nei prossimi giorni tuttointermediari.it tornerà sull’Osservatorio Auto di Aiba con alcuni articoli di approfondimento.

Fabio Sgroi

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