All’associazione è piaciuto, in particolare, “il forte richiamo alla mutualità, alla centralità delle persone e al ruolo sociale dell’assicurazione”.   

L’Unione europea assicuratori (Uea), in una nota, ha voluto esprimere “il proprio apprezzamento” per la relazione pronunciata ieri da Giovanni Liverani, presidente dell’Ania, nel corso dell’assemblea annuale dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici.

Liverani, si legge nel comunicato di Uea, “ha tracciato un quadro chiaro del ruolo dell’assicurazione come strumento sociale di stabilizzazione, protezione e coesione, rilanciando con forza il principio della mutualità, il vero “cuore del modello assicurativo”.

Uea “condivide la visione di un settore chiamato a proteggere le persone nei momenti più fragili della loro vita, contribuendo a rafforzare la resilienza collettiva e a colmare i grandi divari di copertura – come nel caso della non autosufficienza o delle calamità naturali – ancora troppo presenti nel nostro Paese. Molto significativa anche l’attenzione posta sul ruolo centrale delle persone: agenti, reti distributive, periti, liquidatori e operatori della filiera assicurativa sono stati definiti da Liverani “asset fondamentali nella relazione con il cliente”, elementi chiave nella costruzione della fiducia, nell’efficienza del servizio e nella valorizzazione della soddisfazione del cliente”.

«Accogliamo con convinzione l’appello di Liverani a un nuovo “Patto per un’Italia protetta e quindi più forte e competitiva”», ha commentato Mario Cipriano, presidente di Uea. «Crediamo che il futuro dell’assicurazione sia nella sua vocazione originaria: servire la società, tutelare le fragilità, offrire soluzioni e non solo prodotti. Lavoreremo affinché l’intermediazione assicurativa, in tutte le sue forme, resti presidio di qualità e prossimità verso le persone».  (fs)

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