L’obiettivo è quello di costruire con loro un gruppo «capace di guardare al futuro». Ecco di cosa si tratta.
L’Unione Agenti Axa pensa ai giovani, convinta che le nuove generazioni siano «il motore del cambiamento e del progresso». Nei giorni scorsi la rappresentanza agenziale presieduta da Alessandro Lazzaro ha avviato un progetto dedicato proprio ai giovani, in particolare agli under 35 (agenti, collaboratori che aspirano a diventare agenti, figli di agenti), con l’obiettivo di costruire con loro un gruppo «capace di guardare al futuro».
Il progetto, denominato Uaa Next Generation, consiste in una piattaforma di confronto e di lavoro, appunto, con le nuove generazioni, uno strumento attraverso il quale i giovani possono far conoscere le proprie idee partecipando così alle attività del gruppo agenti. Uaa auspica, in sostanza, che in questo modo siano gli stessi giovani «a costruire la svolta generazionale che caratterizzerà l’Unione agenti Axa dei prossimi anni».
L’iniziativa è partita ufficialmente lo scorso 3 ottobre (venerdì prossimo ci sarà il primo incontro operativo) con un confronto in videoconferenza (di circa un’ora e mezza) che ha coinvolto i giovani nell’identificazione delle loro necessità e delle priorità. Uaa non solo ha messo a disposizione diversi tavoli tematici, ma ha aperto le attività delle commissioni alla partecipazione dei giovani per dare loro la possibilità di comprendere meglio la professione e portare concretamente il loro contributo e punto di vista.
Uaa Next Generation intende affidare ai partecipanti anche un ruolo centrale nella definizione dei percorsi di innovazione tecnologica, di relazione con il cliente e approccio al mercato. Sono inoltre previste diverse forme di affiancamento per lo sviluppo professionale delle nuove generazioni.
Fabio Sgroi
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