Si va dall’accordo integrativo ai processi digitali, ma anche al consolidamento e alla valorizzazione della rete. Nella lettera che il presidente del Gruppo aziendale agenti Cattolica ha inviato nei giorni scorsi agli iscritti c’è anche il ricordo di un anno, il 2020, «indefinibile e tumultuoso» e che ha fatto temere per la stabilità economica delle agenzie.

«Con l’inizio del 2021 affronteremo sfide che speriamo non debbano presentarsi ponendoci nella condizione di gestire emergenze così gravi, ma che ci permettano di affrontare i mesi a venire discutendo temi di rilevantissima importanza quali accordo integrativo, processi digitali, consolidamento e valorizzazione della rete anche al cospetto di una compagnia (Cattolica Assicurazioni, ndr) che sta per cambiare, seriamente impegnativi ma infinitamente più stimolanti per le nostre attività, e verso i quali siamo confidenti e fiduciosi». Donato Lucchetta, presidente del Gruppo aziendale agenti Cattolica, saluta così l’anno che è appena iniziato e attraverso una lettera inviata nei giorni scorsi agli iscritti ha voluto fare anche il punto sul 2020.
Un anno che lo stesso Lucchetta ha bollato come «indefinibile, tumultuoso, auspicabilmente non più ripetibile», che ha segnato «le nostre vite e attraversato i nostri giorni, erodendo le nostre aspettative e deprimendo le nostre speranze. Ci ha colpiti, feriti, sottratto sicurezze e purtroppo in qualche caso ci ha rubato gli affetti più cari, minando la nostra stabilità e pregiudicando le nostre certezze. Un anno che ci ha “regalato” esperienze alle quali, sinceramente, avremmo saputo rinunciare».
Un anno, quello che si è appena chiuso, che ha impattato anche sull’attività di agenzia. «Durante questo periodo abbiamo temuto per la nostra stabilità economica e, compatibilmente con quanto umanamente possibile e con il supporto della compagnia, siamo riusciti a stabilizzare le economie agenziali con iniziative condivise», ha ricordato il presidente del Gaa Cattolica. «Siamo stati costretti a navigare in acque tempestose che il mercato agitava, alimentato da tensioni interne ed esterne alla nostra società che avrebbero potuto coinvolgere direttamente e pesantemente il futuro delle nostre famiglie e delle nostre agenzie, e riuscendo, nella seconda metà d’anno a stabilizzare la barca e condurla in acque più tranquille».
Nonostante ciò, ha voluto rimarcare Lucchetta, «abbiamo continuato a produrre premi, iniziative, proposte e collaborazione, che hanno trovato concreta considerazione culminando con scelte aziendali di preciso indirizzo verso la rete che, tramite la vice direzione generale a diretto riporto dell’amministratore delegato, ci consentono di ben sperare per il prossimo futuro».
Fabio Sgroi
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