martedì 02 Dicembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

L’OBIETTIVO DELL’ANIA: VALORIZZARE IL CONTRIBUTO DELLE FORME INTEGRATIVE IN MODO «ORDINATO E SINERGICO» AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Il presidente Giovanni Liverani: «Potrebbe aiutare l’adozione di un “testo organico” che regolamenti il settore e definisca un campo di gioco uniforme per tutte le forme (assicurative, negoziali, collettive o individuali) accomunate dall’obiettivo di integrare le prestazioni pubbliche in un ambito tanto rilevante».

Le assicurazioni, nell’ambito sanitario e assistenziale, possono svolgere un ruolo «cruciale» supportando il sistema pubblico attraverso coperture integrative per le prestazioni sanitarie, l’assistenza a lungo termine e la non autosufficienza. Una collaborazione strutturata tra pubblico e privato «può alleggerire il carico finanziario e operativo sul sistema pubblico e garantire un accesso più tempestivo e ampio alle cure». Giovanni Liverani (nella foto), presidente dell’Ania, lo ha ribadito in una recente audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo del Senato.

Fattori come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dell’aspettativa di vita e il calo della natalità, gli sviluppi tecnologici della medicina e della diagnostica sempre più utili ma sempre più costosi, combinati con i vincoli della spesa pubblica, impongono «una profonda riorganizzazione del Servizio sanitario nazionale, non per smantellarlo ma al contrario per preservarlo e rafforzarlo», ha sottolineato Liverani. «Già oggi, le famiglie italiane sostengono direttamente circa 45 miliardi di euro all’anno in spese sanitarie “out of pocket”, di tasca propria in aggiunta ai contributi al Ssn, a fronte di un servizio pubblico sotto crescente pressione. Si tratta di una situazione che, in assenza di soluzioni adeguate, può condurre a conseguenze molto negative come stress finanziari sulle strutture pubbliche, livelli di servizio inadeguati o, addirittura, rinuncia alle cure».

Per mantenere in vita il Servizio sanitario nazionale, secondo il presidente dell’Ania, è necessario sostenerlo «con un secondo e un terzo pilastro capace di intermediare la spesa out-of-pocket dei cittadini e potenzialmente reindirizzarla anche sulla copertura di prestazioni in libera professione intramoenia nelle strutture pubbliche. Valorizzare così il contributo delle forme integrative in modo ordinato e sinergico al Ssn è un obiettivo che ci siamo posti. In questa prospettiva, potrebbe aiutare l’adozione di un “testo organico” che regolamenti il settore e definisca un campo di gioco uniforme per tutte le forme (assicurative, negoziali, collettive o individuali) accomunate dall’obiettivo di integrare le prestazioni pubbliche in un ambito tanto rilevante». (fs)

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