venerdì 24 Ottobre 2025

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LO SNA PUNTA NUOVAMENTE L’INDICE SULLE SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO: ALTRA LETTERA INVIATA ALL’IVASS

Il presidente Claudio Demozzi: «Il fenomeno oggi travalica i confini della tutela della salute e arriva a operare nel campo della protezione patrimoniale, al pari di compagnie di assicurazione e con l’utilizzo di “promotori” che non paiono sempre essere in regola con l’iscrizione al Registro Rui».

La sede dello Sna a Milano

Perplessità in ordine alle modalità di distribuzione dei servizi agli associati da parte delle società di mutuo soccorso e ai relativi sistemi di approccio al mercato. Il Sindacato nazionale agenti le manifesta da anni. E nel 2020, con comunicazioni inviate il 7 febbraio e il 9 dicembre, aveva scritto anche all’Ivass. Ora lo Sna ritorna sul tema con un’altra lettera inviata all’istituto di vigilanza, a firma del suo presidente Claudio Demozzi.

«Il fenomeno, allora relegato alla sanità integrativa, oggi travalica i confini della tutela della salute e arriva a operare nel campo della protezione patrimoniale (casa, auto e molto altro), al pari di compagnie di assicurazione e con l’utilizzo di “promotori” che non paiono sempre essere in regola con l’iscrizione al Registro Rui, quando i cosiddetti piani mutualistici offerti da queste società sottendono soluzioni assicurative collettive di cui all’articolo 66 del Regolamento 40 Ivass», si legge nelle lettera dello Sna.

La preoccupazione del sindacato, in sostanza, è proprio quella che l’assenza di regole e la mancata applicazione dell’articolo 345 del Codice delle Assicurazioni Private «possa portare a gravi pregiudizi per i clienti, prevalentemente consumatori, che potrebbero derivare tanto da una non solvibilità di alcune di queste realtà, quanto dal possibile mancato rispetto delle regole di correttezza, trasparenza e best advice proprie della distribuzione assicurativa nelle attività di collocamento e consulenza, oggi, peraltro, fortemente rafforzate dalla Direttiva europea sulla distribuzione proprio al fine di garantire massima trasparenza e meglio tutelare i consumatori».

Lo Sna ha apprezzato «l’interesse e l’attenzione» dimostrati dall’Ivass sul tema, nonché la volontà (manifestata attraverso una lettera inviata allo Sna il 23 luglio 2020) di avviare presso le imprese assicurative vigilate un’indagine tematica «volta a delineare con precisione dimensioni e caratteristiche del fenomeno che interessa il settore e, a latere, di promuovere le opportune iniziative presso le sedi istituzionali al fine di dirimere le criticità».

Lo Sna ha dato la sua disponibilità a fornire all’Ivass «ogni massimo supporto perché possa darsi soluzione a una vicenda tanto delicata, nell’interesse di tutti; comprese quelle stesse realtà del no profit che operano in modo serio e attento a favore dei loro soci». Clicca QUI per leggere la lettera integrale dello Sna.

Fabio Sgroi

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