Le associazioni dei consumatori Konsumer Italia, Aeci e Assoconfam: «Non è contestabile la rivendicazione degli agenti, rispetto alla disparità di trattamento tra la loro categoria e altre categorie professionali, così come tra i loro uffici e quelli prestati da comparatori, uffici postali, compagnie dirette, banche».
«Apprendiamo con grande sconforto della giornata di sciopero programmata per il prossimo 27 aprile. Un giorno di chiusura delle agenzie assicurative che provocherà non pochi problemi a decine di migliaia di utenti. Ci appare però non contestabile la rivendicazione degli agenti, rispetto alla disparità di trattamento tra la loro categoria e altre categorie professionali, così come tra i loro uffici e quelli prestati da comparatori, uffici postali, compagnie dirette, banche». È quanto si legge in una nota diffusa da I Consumatori, federazione costituita dalle associazioni dei consumatori Konsumer Italia, Aeci (Associazione europea consumatori indipendenti) e Assoconfam (Associazione consumatori e famiglie).
Nel comunicato le associazioni vedono «con grande preoccupazione l’aumentare a dismisura delle attività degli intermediari nell’atto di compiere il proprio lavoro». Una situazione che «potrebbe essere un boomerang per i consumatori costretti ad attese sgradite e informazioni ritenute superflue. A lungo andare porterebbe i consumatori a usufruire di mezzi di stipula dei contratti più veloci, ma molto meno professionali e di scarsissimo apporto culturale. Di fatto si andrebbe a impattare verso chi avendo oggi percentuali di mercato minime è in grado di generare il 50% dei reclami».
Le tre associazioni dei consumatori hanno chiesto agli agenti e all’Ivass di confrontarsi e di ricercare soluzioni che «non portino, nell’immediato, un disservizio agli utenti che troveranno chiuse le agenzie, ma nel futuro un’intermediazione fatta in assenza di consulenza e assistenza che solo un professionista può dare».
Fabio Sgroi
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