martedì 28 Ottobre 2025

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LLOYD’S: COVID-19, CATASTROFI NATURALI E BREXIT HANNO PESATO SUI CONTI DEL 2020

Il mercato londinese ha chiuso il bilancio registrando una perdita aggregata di 0,9 miliardi di sterline.  

John Neal

I Lloyd’s hanno chiuso il 2020 con una perdita aggregata di 0,9 miliardi di sterline (l’utile, nel 2019, era stato pari a 2,5 miliardi di sterline), al lordo delle tasse. Le perdite nette causa Covid-19 sono state pari a 3,4 miliardi di sterline e hanno contribuito per il 13,3% sul combined ratio del mercato (110,3%). Escludendo gli effetti legati alla pandemia, il combined ratio sarebbe stato al 97% (dal 102,1% del 2019).

Gli altri numeri del 2020: le risorse nette sono aumentate a 33,9 miliardi di sterline (30,6 miliardi nel 2019, +10,8%); il coefficiente di solvibilità centrale è stato pari al 209% (238% nel 2019); i premi lordi emessi sono stati pari a 35,5 miliardi di sterline (35,9 miliardi l’anno precedente, -1,2%); il reddito netto da investimenti ha raggiunto i 2,3 miliardi di sterline, con un rendimento del 2,9% (2019: 3,5 miliardi di sterline, rendimento del 4,8%); l’indice di spesa, per il 2020, ha visto un miglioramento dell’1,5% scendendo al 37,2%. Escludendo le perdite dovute al Covid-19, il mercato ha conseguito un profitto di sottoscrizione di 0,8 miliardi di sterline.

«Dopo un anno estremamente impegnativo segnato da una crisi sanitaria globale di una portata mai vista prima, i Lloyd’s hanno continuato a supportare i propri clienti con pagamenti previsti per un totale di 6,2 miliardi di sterline in sinistri Covid-19», ha commentato John Neal, ceo dei Lloyd’s. «L’anno è stato inoltre caratterizzato da un’elevata frequenza di sinistri per catastrofi naturali e dall’uscita formale del Regno Unito dall’Unione Europea, che ha determinato ulteriori perdite e incertezza. In questo contesto senza precedenti abbiamo compiuto buoni progressi nei nostri piani di performance, digitalizzazione e trasformazione culturale». (fs)

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