sabato 06 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

LIVERANI: «FONDAMENTALE APRIRE UNA RIFLESSIONE APPROFONDITA SU COME PROTEGGERE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE ANCHE DELLE ABITAZIONI RESIDENZIALI»

Il presidente dell’Ania: «Benché la casa rappresenti una componente rilevantissima della ricchezza delle famiglie italiane e circa l’80% dei concittadini abitino in una casa di proprietà o in usufrutto, la percentuale degli immobili coperti da assicurazione per i rischi di calamità naturale è solo del 6%».

«È fondamentale aprire una riflessione approfondita su come arrivare a proteggere il patrimonio immobiliare anche delle abitazioni residenziali». L’Ania, attraverso le parole del suo presidente Giovanni Liverani (nella foto), spinge verso questa direzione. «Benché la casa rappresenti una componente rilevantissima della ricchezza delle famiglie italiane e circa l’80% dei concittadini abitino in una casa di proprietà o in usufrutto, la percentuale degli immobili coperti da assicurazione per i rischi di calamità naturale è solo del 6%», ha osservato Liverani in una recente audizione in Senato.

«Un evento naturale di impatto rilevante, in questo caso, non sarebbe soltanto di grande portata per il tessuto economico e produttivo ma, in assenza di adeguate coperture finalizzate alla riparazione e ricostruzione, determinerebbe una profonda crisi di natura sociale.  Le esperienze di alcuni grandi Paesi esteri segnalano percentuali di copertura molto più elevate e indicano alcune soluzioni di natura assicurativa e riassicurativa percorribili per favorire a costi ragionevoli la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare degli italiani».

Nonostante il 93,9% dei comuni italiani sia a rischio frane, alluvioni o erosione costiera e il 40% degli edifici si trovi in zone sismiche medio-alte, la copertura assicurativa, ha ricordato il presidente dell’Ania, «è ancora molto bassa». (fs)

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