Riccardo Cesari, consigliere dell’istituto di vigilanza: «I dati sui reclami e sulle telefonate ricevute dal nostro contact center per i consumatori evidenziano incertezze in ordine alla corretta imputabilità delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini, tant’è che spesso l’istituto riceve reclami riferiti anche ai fondi sanitari integrativi e alle società di mutuo soccorso».
Le società di mutuo soccorso? Gli elementi conoscitivi di cui dispone l’Ivass evidenziano «la necessità di interventi normativi di modifica in materia». È quanto affermato da Riccardo Cesari, consigliere dell’istituto di vigilanza, intervenuto la settimana scorsa a Rimini in occasione dei festeggiamenti per il cento anni dello Sna.
«Sulla base delle informazioni che l’Ivass raccoglie dai reclami e dalle telefonate ricevute dal contact center per i consumatori», ha fatto sapere Cesari, «emergono incertezze in ordine alla corretta imputabilità delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini, tant’è che spesso l’istituto riceve reclami riferiti anche ai fondi sanitari integrativi e alle società di mutuo soccorso; in tale caso, ovviamente, l’istituto si può fare carico delle problematiche segnalate soltanto se le imprese di assicurazione sono coinvolte come gestori delle garanzie per la realizzazione dei piani di offerta sanitaria delle predette società. Negli altri casi, l’Ivass è costretto a chiarire che non può intervenire nei confronti di soggetti non sottoposti alla sua vigilanza».
Tra l’altro, nel corso di una recente audizione tenuta dinanzi alla XII commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, nell’ambito di una indagine conoscitiva in materia di fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale, l’Ivass ha manifestato «la propria disponibilità a fornire collaborazione nella predisposizione di eventuali interventi riformatori. Siamo del parere, infatti, che sia opportuno fare chiarezza sul perimetro delle attività inquadrabili nelle forme integrative di sanità eliminando ogni profilo di confusione rispetto alla natura dell’attività svolta dalle imprese di assicurazione, definire con maggiore puntualità la natura dei soggetti che vi possono operare, disciplinandone coerentemente i requisiti organizzativi e patrimoniali, nonché il sistema dei controlli da porre in essere e le relative competenze», ha concluso Cesari.
Fabio Sgroi
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