martedì 28 Ottobre 2025

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L’IVASS ENTE STRUMENTALE DELLA BANCA D’ITALIA: IL PROGETTO E’ STATO PROPOSTO AL GOVERNO

È quanto ha fatto sapere Luigi Federico Signorini, presidente dell’istituto di vigilanza.«Ciò porterebbe una maggiore razionalizzazione dell’operatività, una piena condivisione delle funzioni di supporto e una graduale integrazione del personale».

Luigi Federico Signorini

«Dopo un’attenta riflessione e d’intesa con la Banca d’Italia, abbiamo proposto al Governo un articolato progetto che vedrebbe l’istituto (l’Ivass, ndr) trasformarsi in ente strumentale della Banca, con un’ancora maggiore razionalizzazione dell’operatività, una piena condivisione delle funzioni di supporto e una graduale integrazione del personale, anche sull’esempio dell’assetto esistente in altri Paesi europei». È quanto ha affermato stamattina Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass, nelle sue considerazioni a margine della presentazione sull’attività svolta dall’istituto di vigilanza nel 2021. «Abbiamo trovato, ci pare, orecchie attente; attendiamo ora le riflessioni politiche, così come, se si vorrà procedere, il necessario parere della Banca centrale europea», ha aggiunto.

Signorini ha fatto notare come siano state «numerose» le vicende di questi mesi, «tanto nell’elaborazione e manutenzione delle regole, quanto nella concreta azione di supervisione», che hanno reso necessari momenti di «stretta» cooperazione con la Banca d’Italia e la Consob. Per il presidente dell’Ivass si è trattato di una collaborazione fra autorità indipendenti, «cruciale per assicurare un’azione pubblica coerente in settori delicati, pur preservando scrupolosamente le responsabilità attribuite a ciascuno dalla legge e l’autonomia da essa garantita, che ha fatto ancora passi avanti».

Usciti dall’emergenza sanitaria, ha osservato Signorini, «abbiamo introdotto, in sintonia con la Banca d’Italia, forme sistematiche di lavoro ibrido, che stanno dando buona prova. Per migliorare ancora l’efficacia dell’azione stiamo riflettendo su possibili evoluzioni organizzative, anche con la finalità di porre su basi più ampie l’attività analitica, chiave essenziale per comprendere i meccanismi del settore e coglierne in tempo l’evoluzione».

Dal 2013, l’Ivass è strettamente collegato alla Banca d’Italia «non solo nella struttura direzionale, ma anche, per esplicita previsione legislativa, nel coordinamento delle attività», ha affermato. «Abbiamo sfruttato al massimo questa previsione, sia per razionalizzare l’operatività (amministrazione, gestione delle risorse, tecnologia) e conseguire una maggiore efficienza, sia per sviluppare una cultura di supervisione condivisa, traendo il meglio dall’esperienza di entrambe le istituzioni. Da ultimo abbiamo ricondotto a una gestione coordinata le funzioni di comunicazione».

È anche per queste ragioni che, secondo Signorini, «è venuto ora il momento di fare un altro passo avanti in termini istituzionali».

Fabio Sgroi

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