Pur nell’eccezionalità del contesto legato all’emergenza coronavirus, l’istituto di vigilanza raccomanda ai soggetti vigilati di adoperarsi affinché l’attività assicurativa «continui a svolgersi correttamente e nell’interesse dei consumatori». Ecco come…
L’Ivass ha comunicato al mercato che sta seguendo «con attenzione» l’evoluzione della situazione legata all’emergenza sanitaria e le implicazioni connesse alle misure restrittive in atto, monitorandone in particolare gli effetti sul settore assicurativo e sulle categorie di soggetti che a vario titolo vi operano.
Questi, ha ricordato l’istituto di vigilanza, «dovranno avere cura, in relazione agli impegni assunti e compatibilmente con la situazione di emergenza, di organizzarsi al meglio per garantire la continuità dei servizi e la migliore tutela degli interessi degli utenti». Nella prospettiva della continuità operativa, «sarebbe fra l’altro auspicabile un ampio utilizzo della posta elettronica e dei mezzi telematici di comunicazione per l’invio delle comunicazioni dovute alla clientela, riservando il ricorso al servizio ai casi in cui ciò sia strettamente indispensabile».
L’Ivass, «consapevole delle difficoltà che l’attuale situazione di emergenza può comportare nello svolgimento delle ordinarie attività degli operatori, non mancherà di tenere conto, nell’esercizio della funzione di vigilanza sulla condotta delle imprese e degli intermediari, delle situazioni di oggettivo impedimento legate alle restrizioni in atto e tali da assumere rilievo come possibili cause di esonero o di attenuazione della responsabilità per eventuali violazioni riscontrate».
In ogni caso, l’istituto di vigilanza raccomanda ai soggetti vigilati di adoperarsi affinché l’attività assicurativa continui a svolgersi «correttamente e nell’interesse dei consumatori, pur nell’eccezionalità della situazione». E quindi, in particolare: «fornire tempestiva e chiara informativa alla clientela in ordine alle misure organizzative adottate per garantire la continuità dei servizi e corrette relazioni contrattuali, segnalando prontamente eventuali modifiche operative e situazioni di impedimento all’ordinaria gestione dei rapporti; conservare specifica evidenza degli eventuali impedimenti al regolare svolgimento dell’attività e dei rimedi adottati a salvaguardia dei diritti dei clienti che potrebbero subire pregiudizio da ritardi o disguidi nelle comunicazioni ad essi dirette; tenere in adeguata considerazione le difficoltà che anche i consumatori possono incontrare nell’assolvimento dei propri obblighi, in conseguenza delle misure di contenimento del contagio da Covid-19».
Fabio Sgroi
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