lunedì 08 Settembre 2025

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L’IVASS ANNULLA IN SEDE DI AUTOTUTELA SANZIONI PER OLTRE UN MILIONE DI EURO INFLITTE NEI CONFRONTI DI UNIPOLSAI

L’istituto di vigilanza ha voluto «conformarsi ai principi in tema di “contraddittorio rafforzato” sanciti dalla decisione del Consiglio di Stato, Sezione VI, n. 2043 del 28 marzo 2019».

Nel bollettino dello scorso mese di luglio, l’Ivass ha riportato una serie di ordinanze che hanno annullato in sede di autotutela sanzioni complessive per 1.021.626 euro comminate all’indirizzo di UnipolSai negli anni scorsi (più 10.000 euro con riferimento a Unipol Gruppo Finanziario, ora Unipol gruppo).

Nel dettaglio, le ordinanze di annullamento riguardano i provvedimenti del 15 febbraio 2019 (26.667 euro per mancato rispetto, per un sinistro del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento al danneggiato ovvero per la comunicazione dei motivi di diniego della stessa), del 20 febbraio 2018 (21.166 euro per la mancata liquidazione, entro il termine di 30 giorni previsto dalle condizioni di contratto, di prestazioni assicurative relative a 2 polizze vita), del 7 giugno 2018 (15.000 euro per la mancata liquidazione, entro il termine di 30 giorni previsto dalle condizioni di contratto, di una prestazione assicurativa relativa a una polizza vita), del 13 giugno 2018 (20.000 euro per mancata liquidazione, entro il termine di 30 giorni previsto dalle condizioni di contratto, di una prestazione assicurativa relativa a una polizza vita), del 4 dicembre 2018 (2.000 euro per la mancata liquidazione, entro il termine di 30 giorni previsto dalle condizioni di contratto, di una prestazione assicurativa relativa a una polizza vita), del 19 dicembre 2017 (126.693 euro per la mancata liquidazione, entro il termine di 30 giorni previsto dalle condizioni di contratto, di prestazioni assicurative relative a 36 polizze vita), del 19 marzo 2014 (712.600 euro all’indirizzo della ex Fondiaria Sai per gravi carenze nelle procedure di valutazione della riserva sinistri del ramo Rc auto degli esercizi 2009 e 2010; errata rappresentazione delle informazioni di vigilanza relative al bilancio degli esercizi 2009 e 2010, determinata dalle diffuse irregolarità riscontrate nelle modalità operative adottate; indebiti trasferimenti di riserva sinistri a carico dei riassicuratori, effettuati nell’esercizio 2010; carenze gestionali relative all’attività svolta dalla rete liquidativa e irregolarità nella tenuta formale dei registri assicurativi del ramo Rc auto; inosservanza dei termini di legge previsti per la gestione delle diverse tipologie di danno, con riferimento, in particolare, a 4 posizioni), del 16 aprile 2014 (70.000 euro all’indirizzo della ex Unipol Assicurazioni, per assenza di un’appropriata separazione di funzioni con riferimento all’attività svolta dagli organi sociali; inosservanza del principio di formalizzazione di adeguati processi decisionali; mancato rispetto del principio di separatezza di funzioni operative e di controllo per quanto riguarda la funzione di risk management; assenza di adeguati requisiti di indipendenza della funzione di compliance; assenza di adeguati presidi di monitoraggio delle attività esternalizzate; mancata adeguatezza del numero dei responsabili dei presidi organizzativi di monitoraggio delle attività esternalizzate alla natura e qualità delle attività stesse), del 2 luglio 2014 (27.500 euro all’indirizzo della ex Unipol Assicurazioni, per mancato rispetto del principio di valutazione a costo ultimo delle riserve sinistri dei rami Rc auto e natanti iscritte nel bilancio di esercizio 2011).

E’ stata annullata in sede di autotutela anche un provvedimento dell’8 maggio 2014 emesso nei confronti di Unipol Gruppo Finanziario (ora Unipol Gruppo): 10.000 euro di sanzioni per criticità degli assetti di governance.

Con questi provvedimenti di annullamento, l’Ivass ha voluto «conformarsi ai principi in tema di “contraddittorio rafforzato” sanciti dalla decisione del Consiglio di Stato, Sezione VI, n. 2043 del 28 marzo 2019».

Fabio Sgroi

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