martedì 28 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA? RIVOLUZIONERA’ LA DISTRIBUZIONE ASSICURATIVA ITALIANA

Secondo una ricerca di Italian Insurtech Association condotta da EY questa tecnologia interesserà il settore con investimenti «crescenti» e impatti «significativi sul supporto clienti».  

Secondo una recente ricerca di EY per conto di Italian Insurtech Association (l’associazione senza scopo di lucro che riunisce imprese attive nel settore assicurativo e non solo), per 6 compagnie assicurative su 10 l’Intelligenza artificiale (IA) generativa avrà un effetto «significativo o rivoluzionario» sulla fase distributiva.

L’obiettivo della ricerca, dal titolo Distribution (Re) Generation: L’impatto dell’IA Generativa sulla distribuzione e gli investimenti attesi, era quello di analizzare se e in che modo i player assicurativi (25 quelli che hanno preso parte all’indagine – con una copertura del market share sulla raccolta premi superiore al 40%), sul mercato stiano incorporando l’IA Generativa a supporto delle loro attività, di broker e agenti, o del cliente finale, e quali siano i vantaggi e i costi a essi connessi.

I risultati raccolti hanno evidenziato un «parziale riserbo nell’adozione di soluzioni di IA Generativa in ambito distributivo e l’attuale assenza di casi concreti di utilizzo già in produzione. Un approccio cautelativo di questo tipo può essere imputato a una certa resistenza sia culturale sia tecnologica della rete agenziale, all’incertezza normativa e alle difficoltà nel raggiungere un livello di efficacia sufficientemente maturo per l’utilizzo a regime. A fronte di costi ricorrenti e di avvio piuttosto ingenti, infatti, i benefici appaiono chiari, ma difficilmente misurabili o raggiungibili nel breve termine».

La principale tendenza che è emersa dallo studio è quella che vede il 71% del campione adottare modelli di AI Generativa proprietari presenti già sul mercato quali Gpt, Gemini o LaMda. Il 25% preferisce sviluppare in casa soluzioni proprie basate su modelli open source, mentre il 21% si affida a soluzioni di IA Generativa già pronti all’uso, integrati in applicazioni esistenti.

Per quanto riguarda i costi associati allo sviluppo di applicazioni basate su IA Generativa, si può distinguere tra costi una tantum e ricorrenti. Nel primo caso, le voci più impattanti sono quelle legate allo sviluppo e all’integrazione della tecnologia, ma anche sulla formazione del personale. Il 42% si aspetta di spendere più di 100.000 euro solo per le attività legate sviluppo e implementazione, mentre il 54% prevede di spendere tra i 10.000 euro e i 100.000 euro. Per quanto riguarda i costi ricorrenti, la consulenza esterna e l’assunzione di personale specializzato sono quelli su cui ci si attende di destinare un budget maggiore (rispettivamente il 25% e il 30% prevede una spesa annuale superiore ai 100.000 euro).

In merito all’impatto dell’IA Generativa sui processi interni, il 25% del campione si aspetta un impatto «rivoluzionario» e un ulteriore 54% un impatto «significativo». I principali ambiti riguardano «l’ottimizzazione delle attività di compliance e risk, il supporto all’IT durante l’intero ciclo di vita di sviluppo del codice, la possibilità di monitorare, tramite per esempio dashboard interattive, i flussi di cassa e i dati dell’area finance e, non da ultimo, rendere più efficienti i processi relativi alle risorse umane».

Per i player assicurativi, il caso d’uso più rilevante è quello che riguarda la capacità di questa tecnologia di riformulare la documentazione assicurativa in un linguaggio «più comprensibile» (il 28% dei rispondenti lo considera come «estremamente rilevante») per i clienti al fine di aiutare a superare le difficoltà di comprensione dei contratti assicurativi, «spesso redatti in un linguaggio giuridico complesso, contribuendo così a ridurre l’asimmetria informativa tra chi redige e chi acquista le polizze». (fs)

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