Il presidente del Gruppo agenti Hdi, che a novembre scorso, per statuto, ha preso il posto del dimissionario Stefano Passerini, spiega in questa intervista come si sta muovendo la rappresentanza agenziale e cosa chiede alla mandante per agevolare l’attività quotidiana delle agenzie. E le iniziative in cantiere non mancano…
Gli obiettivi del Gruppo agenti Hdi non sono cambiati e restano quelli indicati nel corso dell’ultima assemblea elettiva di Roma. La rappresentanza agenziale, alla fine dell’anno scorso, ha vissuto un momento particolare con le dimissioni del presidente Stefano Passerini, ma non si è scomposta e, dall’inizio di quest’anno, di fatto ha ripreso il suo percorso sotto la guida di Alberto Leone.
Quest’ultimo, classe 1970, operativo a Messina e agente storico di Hdi, ha preso, per statuto, le redini del gruppo agenti visto che prima delle dimissioni di Passerini ricopriva l’incarico di vice presidente. Leone resterà presidente fino alla fine del mandato (ottobre 2027).
In questa intervista concessa a Tuttointermediari.it l’agente messinese ha fatto il punto, partendo proprio da come si è mosso il gruppo agenti nell’ultimo periodo, da quando cioè ha assunto la guida (novembre 2024). «Se consideriamo che l’ultima parte dell’anno è stata caratterizzata dalle festività e dalla chiusura dei bilanci di ogni singola agenzia, l’attività vera e propria del Gruppo agenti Hdi è partita, di fatto, da gennaio».
Domanda. Prima tematica affrontata?
Risposta. Il rapporto con la mandante. Abbiamo intrapreso un dialogo importante trovando una serenità e una quadratura per poter affrontare tutte le tematiche di cui avevamo cominciato a discutere in precedenza. Vorrei sottolineare come il gruppo agenti sia una istituzione importante perché va a braccetto con la compagnia, non è un qualcosa che va in contrapposizione, ma soltanto un aiuto e un supporto alla mandante per poter migliorare eventuali mancanze che si possono avere nei vari reparti. Penso per esempio all’informatica, alla contabilità, alle varie fasi che accompagnano l’attività dell’agenzia, alla redditività.
D. Lei porterà avanti il programma presentato all’ultimo congresso di Roma?
R. Certamente. Peraltro, qualche obiettivo è stato già centrato ottenendo risultati importanti soprattutto nell’ambito dell’informatica. In particolare, nei mesi scorsi abbiamo istituito una apposita commissione, denominata “semplificazione”, che si è data da fare, in sinergia con la compagnia (che ha messo a disposizione i suoi tecnici), per risolvere una miriade di piccole problematiche che causavano rallentamenti nella gestione dell’operatività quotidiana. Ora l’attività è più fluida. Sicuramente abbiamo fatto un grosso passo avanti, consideri che questo era uno dei nodi più difficili da sciogliere…
D. Altri risultati raggiunti?
R. Grazie alla sinergia con la mandante abbiamo ottenuto un importante risultato riguardo alla trasparenza, che molti lamentavano prima, sulla gestione dei sinistri: ora abbiamo un resoconto anche da parte della compagnia, una sorta di “alert”, per quei sinistri che superano un determinato importo. In questo modo, ogni agenzia si può attivare per poter riparare a quello che è un sinistro che potrebbe dare un bilancio negativo al proprio andamento tecnico. Inoltre, abbiamo ottenuto un buon risultato per quanto concerne il tema della contabilità, anche in questo caso costituendo una specifica commissione che è riuscita a migliorare alcuni aspetti, legati in particolare ad alcune segnalazioni da parte di agenzie plurimandatarie.

D. Quale è il tema prioritario in questo 2025?
R. La redditività. Le compagnie, in generale, la legano al rapporto sinistri / premi di ogni agenzia. Noi abbiamo chiesto alla mandante di non seguire questa logica e, di fronte a questa nostra richiesta, la stessa ci ha proposto una diversa opzione, che collega la redditività di un’agenzia più al suo mix di portafoglio. È un qualcosa che in questo momento è allo studio. È chiaro che l’obiettivo è quello di trovare sinergicamente una soluzione che, sono sicuro, darà un ulteriore impulso positivo a tutta la rete agenziale. La compagnia, ed è un concetto che voglio ribadire, sa che il ruolo del gruppo agenti è quello di un aiuto. E questo lo stiamo appurando nella preparazione di eventuali nuovi prodotti, per esempio la nuova polizza “globale impresa”, che stiamo studiando insieme e tutte le variabili, quello relativo ai rischi sulle calamità naturali, derivante da una legge dello Stato, su cui stiamo facendo in sinergia tutto un lavoro preparatorio prima dell’uscita definitiva del prodotto. Ci sono tante cose che sono allo studio e la maggior parte di queste, sono certo, andranno in porto.
D. Rc auto? Ci sono novità?
R. Il 2024 si è chiuso in maniera altalenante; a un primo semestre non propriamente positivo ha fatto seguito una seconda parte dell’anno nella quale la compagnia ha introdotto dei correttivi che hanno consentito di chiudere l’anno in linea con i risultati che si era prefissata. Con l’inizio del 2025 è stata concessa alle agenzie più elasticità e la nuova produzione è andata in incremento, con un balzo in avanti del numero di polizze sottoscritte. Per quanto riguarda i rinnovi, abbiamo chiesto alla compagnia di porre una maggiore attenzione. Una volta resasi conto che stava andando su un binario che avrebbe peggiorato la retention del portafoglio delle agenzie, la direzione tecnica e commerciale ha apportato delle modifiche. In questo modo, le agenzie potranno affrontare meglio e con serenità la questione rinnovi con la clientela.
D. Una delle novità è sicuramente Inxieme, che ha iniziato la sua attività a settembre scorso. Che cosa si propone questa società?
R. Inxieme era uno dei punti che abbiamo approvato in assemblea a ottobre 2023. È una società (iscritta nella sezione A del Rui, ndr) interamente partecipata dal gruppo agenti Hdi che dà la possibilità a ogni singola agenzia di poter usufruire dei servizi di alcune compagnie (attualmente Chubb e Roland, ndr) che non sono in contrasto con i prodotti commercializzati da Hdi. Con questa iniziativa diamo una forza all’agenzia per poter mantenere la clientela senza che questa abbia bisogno di rivolgersi ad altre mandanti.
D. Che cosa chiede il gruppo agenti in questo 2025?
R. Semplicità e continuare ad avere un rapporto sinergico. Non è nostra intenzione andare a cozzare contro la compagnia per qualsiasi motivazione, ma chiediamo solo di apportare dei correttivi in caso di palesi mancanze da parte dell’impresa. Il gruppo agenti è sul pezzo e attraverso le varie commissioni dichiariamo tutte le problematiche che registriamo nella quotidianità del nostro lavoro. Con la compagnia si è instaurato un clima di perfetta sinergia. Non c’erano prima scontri e non ci sono adesso. Anzi, oggi i rapporti sono ancora più rinsaldati.
D. Lei è un agente storico di Hdi. Che sensazioni ed emozioni prova nel ricoprire il ruolo di guida del gruppo agenti Hdi?
R. Rispetto a prima non è cambiato molto in termini di rapporti con i vertici della compagnia. In questo devo dire che siamo stati tutti bravi. La relazione con la direzione commerciale, soprattutto con il vice direttore generale e direttore commerciale Tommaso Di Gennaro, era splendida prima e lo è ancor di più adesso, perché lavorando in sinergia, e quindi fra persone che si conoscono da tantissimo tempo (io sono in Hdi da 15 anni…) c’è un rapporto delineato, tranquillo, sereno e in questo modo gli argomenti si affrontano meglio. La prima cosa che ho voluto fare da presidente di gruppo è stato di non ricordare più le origini (gli agenti storici di Hdi sono stati inglobati nel 2023 nel Gruppo agenti Hdi, ex Gruppo agenti Amissima Assicurazioni, ndr): siamo tutti insieme e facciamo parte della stessa famiglia. Per un unico obiettivo: fare grande la compagnia e lavorare sereni e tranquilli per una mandante che oggi ci concede tante aperture. Oggi il gruppo agenti è unito, con un ufficio di presidenza ben calibrato. Io sono una persona molto umile, che delega molto e che condivide molto. Per questo ho bisogno dell’apporto di tutto l’ufficio di presidenza. Posso contare su colleghi eccezionali e che mi supportano ogni giorno.
Fabio Sgroi
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