È emerso anche questo nell’ultima edizione del Rapporto 2020 – Welfare Index Pmi promosso da Generali e presentato ieri a Roma.
«Il welfare aziendale esce rafforzato dalla crisi Covid-19 e si afferma come una leva strategica per affrontare l’emergenza e per la ripresa sostenibile del Paese. Le Pmi con un welfare più maturo hanno avuto maggiore capacità di reagire all’emergenza e sono state punto di riferimento per la comunità; sanità, sicurezza, assistenza, formazione, conciliazione vita lavoro si confermano le aree di maggiore intervento; il welfare fa crescere l’impresa in termini di produttività e occupazione». Sono queste le principali evidenze del Rapporto 2020 – Welfare Index Pmi, promosso da Generali Italia, che è stato presentato ieri a Roma alla presenza, tra gli altri, di Marco Sesana, country manager & ceo di Generali Italia e global business lines.
Welfare Index Pmi ha monitorato le iniziative di welfare delle imprese di tutti i settori produttivi e di tutte le classi dimensionali (da 6 fino a 1.000 dipendenti) in 12 aree: previdenza integrativa, sanità integrativa, servizi di assistenza, polizze assicurative, conciliazione vita-lavoro, sostegno economico, formazione, sostegno all’istruzione di figli e familiari, cultura e tempo libero, sostegno ai soggetti deboli, sicurezza e prevenzione, welfare allargato al territorio e alle comunità.
Il Rapporto 2020 ha messo in evidenza come la crisi Covid abbia impresso «un salto di qualità» al welfare aziendale: per la prima volta le imprese attive superano il 50%, il 78,9% delle imprese ha confermato le iniziative di welfare in corso e il 27,7% ne ha introdotte di nuove o ha potenziato quelle esistenti. Le imprese sono state punto di riferimento per la comunità e quelle con un welfare più maturo hanno avuto una maggiore capacità di reagire all’emergenza. L’80% delle Pmi ha dato materiali e fornito informazioni di tipo sanitario ai lavoratori, mentre il 12% delle imprese ha attivato canali di supporto e servizi di consulto medico e assistenza sanitaria a distanza. Il 26,4% ha anche attuato iniziative aperte alla comunità esterna e di sostegno al sistema sanitario nazionale.
Tra le altre evidenze è emerso come il welfare contribuisca «significativamente anche al successo delle imprese». Welfare Index PMI, infatti, ha svolto in collaborazione con Cerved, un’analisi sui bilanci dell’ultimo biennio di oltre 3.000 imprese tra quelle partecipanti alla Ricerca 2020, che ha statisticamente dimostrato che il welfare aziendale contribuisce significativamente ai risultati delle imprese, alla crescita della produttività e dell’occupazione. Le imprese più attive nel welfare hanno un tasso di produttività che aumenta del 6% nel biennio, triplo rispetto alla media delle Pmi, pari a 2,1%. Anche l’occupazione cresce nelle imprese più attive quasi del doppio, attestandosi all’11,5% rispetto alla media del 7,5%. (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA











