martedì 28 Ottobre 2025

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LE POLIZZE DI TUTELA LEGALE? DAL 2000 A OGGI LA RACCOLTA PREMI IN ITALIA E’ TRIPLICATA

Si è passati da 126 milioni di euro a 417 milioni di euro pari a circa il 5% della raccolta complessiva realizzata dalle compagnie assicurative in Europa. I dati di una ricerca di Das.  

Il mercato italiano delle polizze di tutela legale è più che triplicato tra il 2000 e il 2017, con una raccolta premi cresciuta da 126 milioni di euro a 417 milioni di euro, pari a circa il 5% della raccolta complessiva realizzata dalle compagnie assicurative in Europa, con i primi nove mesi del 2018 ancora in crescita a 304 milioni di euro (+5,8% rispetto allo stesso periodo del 2017). È lo scenario di un settore in costante crescita tracciato da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, in occasione dei suoi 60 anni di attività in Italia.

Le polizze di tutela legale, si legge in una nota, «rimborsano il costo dell’avvocato in eventuali cause di lavoro, per incidenti legati alla mobilità, liti condominiali, truffe subite nell’acquisto di prodotti e servizi e molte altre situazioni in cui è necessario far valere le proprie ragioni davanti a un giudice. Per assicurarsi questa copertura possono bastare anche 100 euro all’anno».

In Germania, dove circa una famiglia su due (40%) ha sottoscritto una polizza di tutela legale, la raccolta di premi lordi nel 2016 è stata di 3,48 miliardi di euro, quasi la metà dell’intero mercato europeo (43,97%) e il triplo della Francia (1,11 miliardi), che ha una quota del 14,76%. Seguono Olanda (7,83%, con una raccolta di 682 milioni di euro), Austria (6,24%, 543 milioni), Svizzera (6,16%, 536,25 milioni), Belgio (5,97%, 519,8 milioni) e Gran Bretagna (5,35%, 483,1 milioni).

Secondo i dati analizzati da Das, nel 2016 l’Austria è stato il Paese con il più elevato tasso di penetrazione delle assicurazioni di tutela legale (0,1565%), misurato come rapporto tra premi lordi e Pil, superando Belgio (0,1234%), Germania (0,1223%), Olanda (0,0989%), e Svizzera (0,0903%), realtà dove questo mercato è più maturo che altrove. L’Italia presenta un tasso di penetrazione (0,0248%) inferiore alla media dei Paesi analizzati (0,0357%), ma comunque superiore a quello di Grecia (0,0195%), Regno Unito (0,0205%) e Giappone (0,0145%).

Das ha rilevato che nel 2016 in Europa gli svizzeri hanno speso mediamente più degli altri in questo genere di polizze (64,40 euro pro capite), seguiti da austriaci (62,49 euro) e tedeschi (46,59 euro). Al quarto posto il Belgio (45,95 euro), dove si è speso poco più che in Lussemburgo (42,25) e Olanda (40,17), mentre decisamente più staccata è la Francia (19,25). In Italia, dove questa copertura è venduta prevalentemente in abbinamento alla Rc auto, il premio pro capite è di 6,78 euro. A mostrare maggiore interesse verso questo tipo di polizze sono gli abitanti dell’Alto Adige, più vicini alla cultura tedesca. (fs)

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