È quanto emerge da una indagine di Anra, che ha mostrato «una minore capacità e premi in rialzo» da parte degli assicuratori. Il settore più colpito è quello della D&O.
 Le condizioni del mercato assicurativo? Sono peggiorate, in particolare sulle linee danni ai beni, responsabilità amministratori e rischio credito. È quanto emerge da una indagine di Anra (Associazione nazionale dei risk manager e responsabili assicurazioni aziendali) sull’andamento del mercato assicurativo (in termini di programmi assicurativi) al 31 dicembre 2020 nel settore large corporates. L’80% dei risk manager intervistati ha risposto in questo modo.
Le condizioni del mercato assicurativo? Sono peggiorate, in particolare sulle linee danni ai beni, responsabilità amministratori e rischio credito. È quanto emerge da una indagine di Anra (Associazione nazionale dei risk manager e responsabili assicurazioni aziendali) sull’andamento del mercato assicurativo (in termini di programmi assicurativi) al 31 dicembre 2020 nel settore large corporates. L’80% dei risk manager intervistati ha risposto in questo modo.
Le condizioni più critiche, ha fatto sapere Anra, si riscontrano sulle coperture D&O. Il 90% dei risk manager ha segnalato una «netta riduzione della capacità di sottoscrizione disponibile, rigidità delle condizioni offerte e costi di assicurazione decisamente in rialzo che in molti casi superano il raddoppio».
Circa il 30% si è trovato «a dover accettare condizioni di assicurazione meno ampie, con limiti di polizza inferiori e aumento del livello di ritenzione con franchigie e scoperti». Per quanto riguarda, invece, la linea property damage & business interruption, gli effetti del mercato sono prevalentemente nell’aumento dei premi, mentre rimangono sostanzialmente stabili le condizioni di assicurazione e la capacità di sottoscrizione offerta salvo per i limiti da catastrofi naturali. Su questi rischi, le aziende più virtuose in termini di loss prevention e risk management «hanno potuto compensare l’aumento dei costi assicurativi attraverso un aumento della ritenzione».
Si è confermata inoltre «bassa» la percentuale di polizze nei rami property, liability, D&O e trasporti, che prevedono una specifica estensione al rischio cyber.
In conseguenza «alla polarizzazione del mercato sulla linea crediti fra i tre grandi assicuratori internazionali», i risk manager «lamentano un aumento generalizzato dei costi di trasferimento del rischio e una diffusa diminuzione dei fidi assicurati». In misura «minore, ma pur sempre rilevante», il 35% dei rispondenti ha segnalato, inoltre, aumenti di costo nelle linee Rc e trasporti, mentre sono apparse stabili le linee malattia e infortuni. (fs)
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