Nel 2014 la maggior parte delle telefonate ha riguardato richieste di informazioni su diritti e obblighi derivanti dalla normativa primaria e regolamentare, sulle condizioni dei contratti sottoscritti e sulla regolare autorizzazione di imprese di assicurazione.
Segnalazioni di comportamenti scorretti da parte degli intermediari assicurativi. Anche per questa ragione, nel corso del 2014 (ultimo dato disponibile), i consumatori si sono rivolti al Contact Center dell’Ivass (nella foto, la sede), il servizio telefonico di assistenza e di orientamento dedicato, appunto, a loro. Il contact center ha ricevuto complessivamente 43.550 telefonate (49.296 nel 2013). In media sono state gestite circa 168 telefonate al giorno.
Si tratta, sottolinea l’istituto di vigilanza, di uno strumento importante per avere “in tempo reale” la percezione di ciò che accade nel mercato assicurativo, dei principali motivi di insoddisfazione della clientela, di particolari fenomeni di interesse per i profili di vigilanza, di possibili allarmi su operatori abusivi. Come accaduto in passato, la maggior parte delle telefonate ha riguardato richieste di informazioni. Nel 64% circa dei casi, i consumatori si sono rivolti al Contact Center per avere chiarimenti su diritti e obblighi derivanti dalla normativa primaria e regolamentare, sulle condizioni dei contratti sottoscritti e sulla regolare autorizzazione di imprese di assicurazione.
Il 19% delle telefonate ha riguardato richieste sullo stato di trattazione dei reclami presentati a Ivass e il 5% segnalazioni su casi di possibili violazioni di legge o di possibili comportamenti scorretti da parte di una impresa o di un intermediario assicurativo e ha determinato l’attivazione di conseguenti interventi di vigilanza.
In particolare, le telefonate hanno riguardato ritardi nella liquidazione dei riscatti per polizze vita, mancato/tardivo rilascio di attestati di rischio o rilascio dell’attestato con dati errati, mancata alimentazione della banca dati Ania sugli attestati di rischio o sui contrassegni con conseguente disagi per l’assicurato in fase di stipulazione di una nuova polizza o di controlli su strada del veicolo, aumenti dei premi Rc auto, mancata accettazione, da parte dell’impresa, di disdette di polizze danni poliennali.
Anche nel 2014 sono state numerose le telefonate da parte di polizia stradale, municipale o carabinieri per chiedere informazioni sulla regolarità di polizze Rc auto oggetto di verifica durante i controlli stradali, il che ha consentito di avere notizia di casi di emissione di coperture assicurative da parte di soggetti non abilitati e di contraffazione di polizze.
Fabio Sgroi
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