Oggi si è svolta l’assemblea annuale a Roma. Il presidente Farina: «L’azione politica, quella delle istituzioni, l’attività delle imprese devono essere tutte protese al raggiungimento di questi obiettivi. Il mondo assicurativo, su ognuno di questi aspetti, è in grado di fornire un contributo importante».
C’erano anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (il cui ingresso è stato “salutato” con le note dell’inno nazionale italiano), il presidente del Senato Elisabetta Casellati e il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, stamattina all’assemblea annuale 2019 dell’Ania. L’evento si è tenuto presso l’auditorium della Conciliazione a Roma.
I lavori sono stati aperti da Maria Bianca Farina, presidente dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, che compie quest’anno il suo 75esimo anniversario essendo stata fondata nel 1944 e che, ha ricordato la stessa Farina nel suo discorso, «ha dunque accompagnato la nostra storia repubblicana contribuendo, con il settore che rappresenta, alla crescita economica e allo sviluppo sociale. Una storia che ci rende orgogliosi delle molte cose fatte e che ci trova oggi con lo stesso entusiasmo, determinazione e spirito unitario per costruire un futuro all’insegna della crescita e dell’equità».
Il presidente dell’Ania ha parlato, fra l’altro, delle sfide che attendono il nostro Paese e per garantirgli «un futuro di benessere occorre far leva sui punti di forza. Le parole chiave sono: crescita, investimenti, stabilità, lavoro, coesione. L’azione politica, quella delle istituzioni, l’attività delle imprese devono essere tutte protese al raggiungimento di questi obiettivi. Il mondo assicurativo, su ognuno di questi aspetti, è in grado di fornire un contributo importante. Offrendo coperture contro i rischi cui sono esposte famiglie e imprese, il sistema assicurativo riduce infatti le vulnerabilità e rafforza il percorso di crescita dell’economia», ha sottolineato Farina. «Investendo con orizzonti di lungo termine, concorre al finanziamento dell’economia reale e alla stabilità dei mercati finanziari. Integrando il ruolo del welfare pubblico ne favorisce l’equilibrio economico e la funzione sociale. Più in generale, effettuando un’attenta valutazione dei rischi, incentivando la diffusione di strumenti di prevenzione, integrando i criteri di sostenibilità (Esg) nella propria attività e nelle decisioni di investimento, l’assicurazione è parte essenziale di un percorso di sviluppo sostenibile della nostra società, garanzia di benessere per le future generazioni».
Il numero uno dell’Ania ha ricordato poi come quello assicurativo italiano sia, in termini di dimensione, il quarto mercato in Europa (dopo Regno Unito, Francia e Germania) e l’ottavo nel mondo. «Siamo un mercato aperto e pienamente integrato nell’Unione Europea cui ci legano sette decenni di collaborazione, di scambi, di costruzione di un mercato comune delle assicurazioni. Una costruzione, quest’ultima, ancora incompleta, e che richiede un nostro più incisivo intervento anche per rivedere normative che nel corso degli anni si sono dimostrate penalizzanti per le nostre imprese». Poi un focus sui risultati del 2018 e sulle sfide che attendono il settore.
Fabio Sgroi
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