mercoledì 29 Ottobre 2025

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L’AIBA CHIEDE AL GOVERNO INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA CATEGORIA DEI BROKER

Il presidente Luca Franzi scrive ai ministeri dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo Economico: «A fronte di una contrazione delle operazioni commerciali e del contingente immobilismo produttivo, gli operatori del settore devono continuare a svolgere le ordinarie attività di gestione dei contratti assicurativi, impegnando risorse senza tuttavia, quel ritorno economico indispensabile per garantire la puntuale esecuzione dei servizi assicurativi. A rischio sono i broker di piccole e medie dimensioni».  

 

Luca Franzi

L’Aiba (Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni) ha chiesto ufficialmente al Governo interventi a sostegno della categoria dei broker. Lo ha fatto qualche giorno fa con il suo presidente Luca Franzi, che ha inviato una lettera a Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e delle Finanze, e  Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico.

«Nel contesto attuale», ha evidenziato Franzi nella missiva, «la presenza del broker si rivela ancor più essenziale e strategica per la gestione dei rischi assicurativi con particolare riguardo al settore sanitario messo sotto pressione da un’emergenza sanitaria senza precedenti e che richiede il supporto di un consulente esperto in grado di gestire i sinistri e aggiornare i livelli di sicurezza, funzionali allo svolgimento dell’attività sanitaria».

I provvedimenti eccezionali varati dal Governo per contenere la diffusione dell’epidemia che hanno disposto restrizioni e interruzioni delle attività produttive e commerciali «stanno mettendo a dura prova la tenuta del settore che pure, alla luce delle disposizioni emanate e alla necessità di mantenere costante un servizio assistenziale di consulenza, è chiamato a garantire la continuità aziendale per gestire le esigenze assicurative di consumatori ed imprese pubbliche e private. A fronte di una contrazione delle operazioni commerciali e del contingente immobilismo produttivo, gli operatori del settore devono, pertanto, continuare a svolgere le ordinarie attività di gestione dei contratti assicurativi, impegnando risorse senza tuttavia, quel ritorno economico indispensabile per garantire la puntuale esecuzione dei servizi assicurativi. Le difficoltà che coinvolgono tutte le realtà economiche e produttive», ha proseguito Franzi, «non potranno che ripercuotersi inevitabilmente sulle aziende del comparto che vivono grazie a quell’indotto, colpendo in particolare le strutture di piccole e medie dimensioni, che rappresentano la quasi totalità del settore del brokeraggio, la cui esistenza rischia seriamente di essere pregiudicata non potendo autonomamente sostenere costi fissi e impegni finanziari in assenza di qualsiasi misura di protezione. Mentre, infatti, gli agenti di assicurazione possono contare sul supporto delle compagnie mandatarie che, visto il propagarsi della situazione, hanno attivato alcune misure di sostegno per la propria rete distributiva, la categoria subisce drammaticamente il momento contingente di crisi, potendosi affidare esclusivamente alle iniziative governative che saranno adottate a sostegno della sussistenza della categoria stessa».

Franzi ha chiesto se «siano previsti ulteriori interventi, tra cui forme di finanziamento con garanzia dello Stato che possano supportare il settore di nostro interesse, ma più in generale il comparto delle Pmi italiane, ossatura portante del sistema imprenditoriale nazionale».

Fabio Sgroi

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