domenica 19 Ottobre 2025

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LA STRADA VERSO LA SEMPLIFICAZIONE. ROSSI: «ATTENZIONE ALL’ECCESSIVA TRASPARENZA: PUO’ ESSERE CONTROPRODUCENTE»

Il presidente dell’Ivass in audizione presso la Commissione parlamentare per la semplificazione, ha parlato delle prossime mosse dell’istituto su questo tema. Ma anche…

Rossi SalvatoreNei giorni scorsi, il presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi (nella foto a lato), è stato ascoltato in audizione dalla Commissione parlamentare per la semplificazione. Il capo della vigilanza assicurativa ha fatto il punto sulla semplificazione e sulla trasparenza nei rapporti con gli utenti nei comparti finanziario, bancario e assicurativo.

In realtà, ha spiegato Rossi, «la strada intrapresa non è verso la semplificazione delle regole, ma verso la loro complicazione. Lo sforzo incessante della Banca d’Italia e dell’Ivass è quello di temperare l’oggettiva complessità delle norme primarie internazionali, come recepite via via nell’ordinamento nazionale, con norme secondarie relativamente semplici e trasparenti. Ma è uno sforzo che ha esiti assai parziali, in quanto trova limiti obiettivi e stringenti nel dato quadro internazionale».

Per quanto riguarda la trasparenza nei rapporti di banche e assicurazioni con i clienti, Rossi ha sottolineato come i casi di asimmetria informativa siano «frequenti». Per esempio, «il cliente può non disporre di quelle informazioni che lo mettano in grado di valutare se un certo prodotto, pur corrispondente alle sue esigenze, sia effettivamente il migliore disponibile sul mercato a quel prezzo. È per porre riparo ad asimmetrie di questo tipo che si impongono obblighi agli operatori professionali attraverso la disciplina della trasparenza».

Già, la trasparenza. Per Rossi, se quest’ultima è «eccessiva, diviene controproducente. Se la documentazione che accompagna un prodotto finanziario è troppo corposa, scritta con un linguaggio tecnico-giuridico comprensibile solo da specialisti, magari con l’obiettivo di sgravarsi di responsabilità piuttosto che di illustrare ciò che è utile per i clienti, allora la trasparenza si trasforma in una beffa».

E la normativa europea «non è estranea a questa deriva. E’ divenuta estremamente dettagliata e specifica: da un lato la si è resa così più coerente con il mercato unico, dall’altro lascia poco margine di adattamento ai diversi contesti nazionali ed è poco comprensibile dai clienti finali. È possibile che gli operatori prestino alle norme un’adesione meramente burocratica, senza alcun effettivo vantaggio per gli utenti», ha affermato Rossi.

Le norme cercano ora di tener conto di tutto ciò attraverso due strategie di fondo: la standardizzazione dell’informativa precontrattuale e gli obblighi di comportamento a carico degli operatori professionali. «Entrambe le strategie puntano sulla semplificazione, dunque sul taglio degli eccessi di trasparenza», ha rilevato Rossi. «Le informative precontrattuali standardizzate devono far leva sulle informazioni “salienti”, non su tutte quelle fornibili, anche se sono irrilevanti. Gli obblighi di comportamento devono essere stabiliti da procedure interne alle imprese, con la flessibilità richiesta dalla peculiarità di ciascuna, in modo che ad esempio il cliente non venga indirizzato verso prodotti inadatti, e che i reclami ottengano risposte sollecite ed esaustive».

ivassCOSA STA FACENDO L’IVASS – «L’azione di vigilanza non può esaurirsi nel correggere le storture», ha puntualizzato il presidente dell’Ivass, «ma deve evitare che si producano». Per questo l’istituto di vigilanza sta riorientando la sua attività in questa direzione, «provando a intercettare i problemi e a dare tempestive indicazioni operative per mettere sempre in primo piano gli interessi dei clienti».

Come? «Stiamo finalizzando la definizione di un modello uniforme di informativa precontrattuale per il ramo danni (inclusa la Rc auto), tenendo conto dei principi che ispirano la disciplina europea sulla distribuzione assicurativa emanata nel 2016. L’obiettivo è di nuovo quello di evitare al cliente letture estenuanti e di difficile comprensione. La nuova nota informativa, consegnabile anche in formato digitale, sarà più semplice e snella rispetto a quella finora vigente; avrà un formato standardizzato per facilitare la confrontabilità delle diverse offerte presenti sul mercato; il linguaggio sarà più chiaro e diretto; punterà sulle informazioni chiave. È previsto il ricorso sistematico alla posta elettronica certificata per adempiere agli obblighi di trasparenza nei confronti dei clienti; stiamo dando impulso alla digitalizzazione dei rapporti fra l’Ivass e gli operatori, per permettere all’istituto di devolvere le sue risorse ad attività utili alla collettività e non sprecarle in adempimenti amministrativi manuali e inefficienti».

Fabio Sgroi

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